Formula 1 2014: è allarme sponsor per il tracollo degli ascolti

Formula 1 2014: è allarme sponsor per il tracollo degli ascolti
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Paolo Ciccarone
La crisi di ascolti sta mettendo in ginocchio alcuni team, che non riescono a trovare sponsor a sufficienza. E intanto c'è chi inizia a puntare il dito contro la TV a pagamento: «E' stata un errore» | <i>P. Ciccarone, Budapest</i>
25 luglio 2014

La situazione è difficile e si sapeva da tempo, ma i dati di ascolto (non solo in Italia) degli ultimi GP stanno mostrando il tracollo totale.

 

Nonostante il GP di Germania sia stato combattuto con sportellate, incidenti e rimonte, in Germania sono stati meno di 4 milioni all’ascolto contro i 12 dell’era Schumacher.

 

Eppure ha vinto Rosberg, tedesco, su Mercedes (tedesca). In Italia la RAI è arrivata a mala pena ai 2 milioni di ascolto in differita e Sky sui 350 mila in diretta. La copertura è stata ottima, con immagini, servizi e tanto altro ancora da far vivere istante per istante la gara. Eppure è fuga dagli ascolti.

McLaren vuole la riduzione degli stipendi

Al punto che alcuni team sono in crisi per il rinnovo dei contratti di sponsorizzazione. Uno dei più grossi, come la McLaren, sta chiedendo a tutti la riduzione degli stipendi, da Button (50 per cento in meno) a Magnussen, ma anche ai fornitori e ai responsabili dei settori nevralgici. E questo nonostante che la Honda stia cercando un top driver con cifre folli (si parla anche di 40 milioni di euro all’anno, ma con l’andazzo attuale è probabile che siano cifre fasulle create per tenere alte le quotazioni).

formula 1 germania 2014 (6)
Alcuni iniziano a puntare il dito contro le TV a pagamento, ritenute le principali responsabili del calo di ascolti

 

Secondo Johnny Herbert, che commenta la F.1 per BskyB inglese, non è possibile fare meglio: «Troppe ore di diretta, fatichiamo a raccontare le cose e poi le regole, assurde, degli ultimi anni, che hanno creato confusione nei tifosi. La pay tv è ottima per la copertura, un danno per l’audience, lo sapevano da prima ma hanno insistito e ora paghiamo anni di errori e di autoreferenzialità della F.1».

Brundle: «La TV a pagamento è stato un errore»

Anche Martin Brunlde conferma la situazione generale: «In Inghilterra facevamo 12 milioni sulla BBC, ora non si arriva a 4, quando va bene. Segno che non piace questa formula, ma se uno come Montezemolo è il primo ad accusarla, a dire che è noiosa e che non piace, alla gente magari viene il dubbio che è vero, invece abbiamo avuto gare spettacolari, duelli e tanto altro ancora. Di sicuro le TV a pagamento sono state un errore per l’audience, ottime per gli incassi dei team, ma ora senza sponsor e con la crisi generale, uscire da questo stato di cose sarà difficile».

 

A questo punto sono in dubbio i rinnovi, a fine anno prossimo dei contratti TV anche se il gruppo Murdoch ha appena comprato Sky Italia e Germania facendo diventare BSkyB il più grosso gruppo continentale della TV satellite, con risparmi di spese e sinergie nelle produzioni, cosa che potrebbe dare nuovo impulso, economico, alla F.1.

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