Montezemolo: «La Formula 1 2014 non piace a nessuno. Dobbiamo rivedere tutto»

Montezemolo: «La Formula 1 2014 non piace a nessuno. Dobbiamo rivedere tutto»
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Paolo Ciccarone
Il Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, è infuriato per la piega che ha preso la F.1 e non lo manda a dire. Lo abbiamo intervistato sul circuito di Sakhir | <i>P. Ciccarone, Baharain</i>
6 aprile 2014

Bahrain - Il sorriso franco e allegro non deve trarre in inganno: il Presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, è infuriato per la piega che ha preso la F.1 e non lo manda a dire.

 

Dopo aver parlato con il presidente della FIA Jean Todt e con Bernie Ecclestone, si sta cercando di mettere ordine in una categoria che lo stesso Ecclestone, poco prima di Montezemolo, aveva commentato così con la stampa: «Questa F.1 non piace ai tifosi, non piace ai giornalisti, non piace ai fotografi, non piace alle TV e non piace ai piloti. Non possiamo permetterci che tutto si distrugga, bisogna cambiare per renderla appetibile e affascinante come una volta».

 

Su questa lunghezza d’onda anche il presidente Montezemolo: «E’ diventata molto complicata, abbiamo a che fare con centrali elettriche ed elettricisti invece che con piloti che si sfidano. Correre ai ripari ora è impossibile, farlo per il futuro è imperativo. Dobbiamo fare delle modifiche graduali, abbiamo tolto il rumore ai fans, abbiamo reso complicato tutto con la formula consumo che, magari non sarà così, ma la gente ha questa percezione, non voglio parlare male della F.1 perché è il nostro lavoro e il nostro futuro, dobbiamo però pensare al domani e cambiare le cose che non vanno».

formula 1 baharain 2014 13
Secondo il numero 1 della Ferrari la nuova Formula 1 è diventata troppo complicata e non riesce più a coinvolgere i tifosi. Per il futuro bisognerà cabiare

 

Avevate il potere di veto, perché non lo avete applicato?

«Intanto abbiamo detto no ai motori turbo a 4 cilindri e infatti sono a 6, uno sviluppo tecnico ci sta bene. E’ il problema del prodotto F.1, non lo critico sennò ci facciamo tutti del male, un anno c’è il problema delle gomme, un anno togli il rumore, è come un organismo che a furia di dare dei pugni poi alla fine lo metti a terra. Il problema è fare regolamenti meno complicati, non chiudere all’innovazione, dobbiamo guardare avanti”.

 

Soluzioni da proporre?

«Ora non si può fare molto a campionato iniziato, dobbiamo pensare al pubblico in pista e a quelli a casa, dobbiamo rendere appetibile un prodotto F.1 non solo le gare, è tutto l’insieme da rivedere con calma e idee innovative».

 

Quindi si è creato un asse Ecclestone-Montezemolo molto chiaro e con indicazioni ben precise, dall’altro fronte c’è Jean Todt che non ne vuole sapere di intervenire: questa F.1 ha soddisfatto le Case e la FIA ha lavorato per rendere interessante la sfida tecnica, solo che molti aspetti stanno degenerando, dalle licenze dei piloti che perdono punti per ogni sorpasso andato a male, per penalizzazioni e altro ancora. E’ un braccio di ferro che rischia di distruggere tutto se non ci si mette attorno a un tavolo e si interviene al meglio

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