Formula 1: a Sochi debutta la Red Bull col “cupolino”

Formula 1: a Sochi debutta la Red Bull col “cupolino”
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Il primo a provarlo è stato Daniel Ricciardo: è fatto con un materiale plastico in grado di resistere a proiettili da 1 kg
29 aprile 2016

Una monoposto da Formula 1 col parabrezza: è la Red Bull RB12 testata nelle prove libere del Gran Premio di Russia da Daniel Ricciardo, il primo pilota a mettere alla prova il nuovo sistema di protezione che la FIA vuole rendere obbligatorio dal 2017.

Il parabrezza del team di Milton Keynes appare come un'alternativa a quanto mostrato sinora da Ferrari e Mercedes: si compone di uno schermo in materiale plastico antisfondamento dalle qualità testate prima del debutto in pista.

Il via libera al collaudo in pista è stato dato dalla scuderia dopo i primi test in laboratorio: lo schermo protettivo ha resistito ad un impatto dapprima con una ruota zavorrata con ulteriori 20 kg sparata a 225 km/h, successivamente ad un proiettile da 1 kg che lo ha colpito a 230 km/h. In entrambe i casi lo schermo si è deformato ma non rotto. 

Rispetto agli altri, il sistema Red Bull ha il vantaggio di coprire meno la visuale del pilota perché manca il pilone centrale. La visibilità è stata giudicata ottima da Ricciardo, ma bisognerà capire come e se potrà essere mantenuta a livelli ottimali in caso di pioggia o eventuali schizzi di liquidi delle vetture.

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