Formula 1, halo: cos'è e come funziona

Formula 1, halo: cos'è e come funziona
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Sembra oramai sicura per il 2017 l'adozione del sistema halo per proteggere i piloti. Andiamo a vedere come si può sviluppare e cosa implica davvero l'utilizzo di tale soluzione attraverso i disegni di Gabriele Pirovano
10 febbraio 2016

Dalla tragica scomparsa di Ayrton Senna in avanti, sono stati fatti passi in avanti sul versante della sicurezza. Questi passi, tuttavia, si sono rivelati insufficienti davantui a due tragedie che hanno colpito la Formula 1 ad inizio del decennio. Maria de Villota prima e Jules Bianchi poi sono stati l'ennesimo tributo di sangue chiesto dal motorsport, che adesso prova a correre ai ripari.

Nel 2017, salvo sorprese dell'ultimo minuto, dovrebbe essere adottato in via definitiva il sistema Halo, promosso da Mercedes.

Questa potrebbe essere una vera e propria rivoluzione: una caratteristica peculiare della formula 1 è sempre stata l'apertura dell'abitacolo, il “vento sulla faccia”, ma l'impiego dell'Halo potrebbe ridefinire l'intero sistema.

Non è ancora chiaro se si vedranno soluzioni aperte – come ideato da Mercedes, figura A – oppure chiuse da strati di plexiglas e vetro antiproiettile. Quello che è certo è che potremmo non essere poi così distanti dai prototipi realizzati da McLaren e Ferrari nel recente passato.

Disegni: Gabriele Pirovano

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