Formula 1 Australia 2014: Ricciardo squalificato, ma la colpa è del Team o della FIA?

Formula 1 Australia 2014: Ricciardo squalificato, ma la colpa è del Team o della FIA?
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Paolo Ciccarone
Daniel Ricciardo squalificato al termine del GP d’Australia perché la sua Red Bull non ha rispettato il limite di consumo imposto dal regolamento | <i>P. Ciccarone</i>
17 marzo 2014

Daniel Ricciardo squalificato al termine del GP d’Australia perché la sua Red Bull non ha rispettato il limite di consumo imposto dal regolamento. Cerchiamo allora di capire perché è stato squalificato e di spiegarne i motivi. Quest’anno il regolamento impone due vincoli di consumi: il primo riguarda la quantità totale di carburante, che è di 100 kg. Quindi i piloti non possono consumare più di questa quantità di benzina, pena la squalifica. Il secondo parametro è legato all’alimentazione.

Ovvero la federazione ha stabilito che la mandata massima di benzina nei cilindri non debba superare i 100 kg/ora. E’ una norma che limita le prestazioni dei motori, in pratica è come se un sistema di controllo impedisse al pilota di premere a fondo l’acceleratore. Siccome in F.1 tutti tengono giù il piede, il sistema di controllo, chiamato flussometro, regola la portata massima di carburante che arriva nei cilindri.

Questo perché coi motori turbo attuali avere più benzina da bruciare equivale ad avere più pressione nella turbina, altro parametro bloccato. In Australia è successo che durante la gara Ricciardo ha avuto dei momenti in cui il flussometro ha superato il limite di 100 kg/ora e quindi aveva a disposizione più potenza di quanta ne fosse concessa. Da qui la squalifica, non perché ha consumato più di quanto previsto dal regolamento.

La Red Bull ha fatto appello e probabilmente lo vincerà per la semplice ragione che il flussometro è sotto accusa da tempo, tanto che in inverno l’ingegner Marmorini della Ferrari aveva detto «Ci sono discrepanze anche del 15 per cento fra un sistema e l’altro, prima si ottiene un flusso stabile meglio è». In prova la Red Bull aveva visto che c’era qualcosa che non funzionava e per precauzione ha chiesto alla FIA la sostituzione del flussometro, cosa fatta prima del via della gara.

Quindi la Red Bull non solo aveva notato qualcosa di anomalo, ma il pezzo sostituito, fornito dalla FIA fra l’altro, non è stato provato che in gara. A questo punto i commissari possono ipotizzare un errore nelle mappature del team, e questo potrebbe confermare la squalifica di Ricciardo, ma se il team ha mantenuto la centralina delle prove e il difetto fosse nel mezzo di controllo fornito dalla FIA, la squadra deve essere assolta.

 

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