Formula 1 Austria 2016: Le pagelle del Red Bull Ring

Formula 1 Austria 2016:  Le pagelle del Red Bull Ring
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Come da tradizione ecco l'appuntamento con le pagelle del GP d'Austria 2016. Hamilton al top, Rosberg sprecone, Vettel sfortunato e azzoppato dalla Ferrari. Verstappen si conferma, Button rinato
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
4 luglio 2016

Non è la prima né sarà l'ultima ruotata - perché di ruotata trattasi - tra compagni di squadra, però l'epilogo della gara di ieri è destinato a far discutere. E meno male, viene da dire, perché per una volta al centro della discussione c'è un sano duello in pista, invece di dettaglio tecnico millimetrico o qualche nuova regola assurda. E allora diciamolo subito: voto 10 all'ultimo giro al Gran Premio d'Austria, con la rimonta furiosa di Hamilton e la difesa un po' disperata di Rosberg. A proposto, voto 9 a Hamilton, per tanti motivi: dalla pole position conquistata in una situazione di grande confusione a come ha gestito le ultrasoft nella prima parte di gara, e soprattutto per come ha saputo resistere alla difesa estrema del compagno di squadra, senza farsi intimidire. Certo, l'inglese il contatto se lo è andato un po' a cercare, perché proprio non ne voleva sapere di rinunciare al sorpasso, ma le corse sono anche questo. Feroce come un campione.
 


Su Rosberg, invece, il giudizio è per forza di cose più controverso: sarebbe da 10 per essere andato ad un passo da una clamorosa vittoria partendo dalla 3a fila, ma nel finale insieme alle gomme cedono anche i suoi nervi, portandolo ad una manovra che va oltre la cattiveria agonistica. Il tedesco palesemente si disinteressa della curva, con l'unico obiettivo di spingere fuori l'inglese, che però come abbiamo detto non ci sta ad accomodarsi all'esterno. Forse con una difesa rocciosa ma meno estrema il tedesco ce l'avrebbe fatta a conquistare la vittoria, forse no, ma di sicuro non avrebbe chiuso 4°. E allora voto 5, sciupone!
 


Chi invece non ha sprecato l'occasione è stato Verstappen: al via sopravanza Ricciardo e da lì in poi corre con ben altro ritmo e intensità, confermandosi tra l'altro abile anche nel gestire le gomme. Un 2° posto che ribadisce ancora una volta il suo immenso talento: voto 10, da applausi. E Ricciardo? L'australiano è apparso stranamente sottotono per tutta la gara: per lui allora voto 6 sulla fiducia, però urge già una prestazione maiuscola per riscattarsi e dimostrare di essere sempre lui il pilota di riferimento in Red Bull.
 


Chi invece non ha niente da dimostrare, ma continua a stupire, è Button: dato per pensionato almeno 4-5 anni fa, gli hanno piazzato accanto campionissimi affermati e giovani arrembanti, ma l'inglese continua a non fare una piega e alla prima occasione buona - leggasi per una volta che il motore Honda decide di arrivare fino al traguardo - coglie un 6° posto che visto il mezzo a disposizione è quasi una vittoria. E allora voto 8,5: eterno ragazzo.
 


Si rivede a punti, in Austria, anche Grosjean, capace di mettere la sua Haas davanti a mezzi di ben altra caratura, a conferma che a volte il miglior investimento per un team debuttante è ingaggiare un buon pilota, piuttosto che inseguire valige di soldi che serviranno soprattutto a ripagare i danni fatti durante il campionato (vero Sauber?). E allora voto 9 al francese, ma anche al team americano che continua una stagione di debutto oltre le aspettative.

Va a punti, ma stavolta non convince molto, Sainz, che in gara si fa vedere solo per una brutta manovra difensiva su Perez: dello spagnolo abbiamo scritto tante volte che corre come un veterano, ma non sempre è un complimento. Stavolta quindi voto 5, continua a mancare la scintilla.
 


Luce spenta del tutto invece in casa Williams, su una pista che pure negli ultimi anni aveva visto al top le monoposto inglesi: Massa parte dai box e si ritira quasi subito, mentre Bottas arriva al traguardo ma praticamente non si fa mai vedere. E allora anche per lui voto 5 e un dubbio: siamo sicuri che sia solo colpa della macchina?

È invece un punto che sa di impresa quello conquistato da Wehrlein con la Manor, che certo è migliorata rispetti ai tempi della Marussia ma resta sempre il fanalino di coda del Mondiale. Su una pista che conosce bene, però, l'esordiente tedesco stupisce tutti con una prestazione maiuscola, per quanto aiutata da alcuni ritiri eccellenti: il talento però c'è, e pure la fortuna stavolta. Un gran bel binomio: voto 10.
 


A proposito di fortuna, in Ferrari giurano che era tutto normale fino al scoppio della gomma di Vettel, ma il dubbio che girare così a lungo con le stesse gomme fosse un rischio mica tanto calcolato è legittimo. E la fortuna di cui sopra è stata soprattutto che l'incidente non abbia avuto conseguenze peggiori, per il tedesco o per gli altri. Certo, quando si ha poco da perdere è giusto anche cercare il colpaccio con una strategia un po' estrema, ma resta il fatto che anche stavolta è andata male. E allora voto 5 al box Ferrari, che azzoppa per ben due volte Vettel (c'era stata anche l'ennesima sostituzione del cambio), che pure finché è stato in gara il suo dovere lo ha fatto (voto 7 per la pazienza), mentre Raikkonen coglie un 3° posto regalato da Rosberg che sa di brodino nemmeno tanto riscaldato, perché davvero nessuno riesce a scaldarsi per una domenica così. Voto 7,5 comunque al finlandese, che inanella una prestazione per una volta immune da errori e contrattempi. Raikkonen con questo risultato raggiunge Vettel in classifica, ma non era questo l'aggancio in campionato che vorrebbero vedere i tifosi della Ferrari.

I voti

Lewis Hamilton    9
Niko Rosberg       5
Kimi Raikkonen    7.5
Max Verstappen   10
Daniel Ricciardo   6
Jenson Button      8.5
Romain Grosjean  9
Carlos Sainz         5
Vallteri Bottas       5
Pascal Wehrlein  10

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