Formula 1: che cosa fa il pilota di riserva?

Formula 1: che cosa fa il pilota di riserva?
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Di che cosa si occupa il pilota di riserva di un team di Formula 1? Che differenza c'è rispetto al terzo pilota? Ve lo spieghiamo noi
20 dicembre 2022

Il ruolo del pilota di riserva in Formula 1 ha assunto maggiore rilevanza negli ultimi anni, per via della pandemia. Diversi titolari sono risultati positivi al COVID-19 e sono stati sostituiti dai “panchinari”. Ma che cosa fa davvero un pilota di riserva? Prima di tutto, bisogna fare chiarezza sulla differenza tra terzo pilota e pilota di riserva. Il primo, definito anche test driver, affianca i piloti titolari nello sviluppo della vettura, sia al simulatore, che, eventualmente, in alcune sessioni di prove libere.

Il terzo pilota, solitamente, sgrava anche i piloti titolari da alcune incombenze legate al marketing. Per fare un esempio, potrebbe essere chiamato in causa per le “demo”, le parate in città spesso organizzate dalla Red Bull, o per altri eventi di semplice PR. Questo è il ruolo che Daniel Ricciardo svolgerà il prossimo anno proprio in Red Bull, con una forma di rappresentanza che non gli richiederà la presenza a ogni GP in calendario. 

Il pilota di riserva, invece, è presente in quasi tutti gli appuntamenti del mondiale, pronto per sostituire i titolari in caso di emergenza. È quanto successo a Monza a Nyck De Vries, riserva della Mercedes nel 2022 insieme a Stoffel Vandoorne. Alex Albon ha accusato una forte appendicite e la scuderia di Brackley ha consentito alla Williams, cui fornisce i motori, di avvalersi di De Vries per il resto del weekend di gara. Solitamente inquadrato ai box vicino ai tecnici durante la gara, il pilota di riserva lavora anche al simulatore. In alcuni team, i ruoli del terzo pilota e del pilota di riserva vengono accorpati. 

C’è anche una terza tipologia di pilota “in panchina”, il development driver. Impegnato al simulatore in fabbrica, si occupa non solo dello sviluppo della vettura, ma è anche incaricato di provare possibili assetti da apportare alle monoposto nei weekend di gara. In Ferrari questo ruolo è occupato da Antonio Fuoco. La Red Bull, invece, si avvale di Rudy van Buren. Nato come sim racer, l’olandese si è fatto strada nelle corse reali, ed è stato arruolato dal team di Milton Keynes. 

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