Formula 1: è guerra tra Hamilton ed Ecclestone

Formula 1: è guerra tra Hamilton ed Ecclestone
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Lewis Hamilton risponde a tono alle dichiarazioni sopra le righe di Bernie Ecclestone riguardo al razzismo definendo «ignoranti» i commenti dell'ex patron, che in un'intervista aveva asserito che a volte le persone nere sono più razziste dei bianchi. Anche i vertici della Formula 1 prendono le distanze dalle dichiarazioni di Ecclestone
27 giugno 2020

Volano stracci tra Lewis Hamilton e Bernie Ecclestone, ed era inevitabile che andasse a finire così, visto quello che ha detto l'ex patron della Formula 1. In un'intervista alla CNN, il vulcanico Ecclestone ha spiegato che a suo avviso le iniziative di Hamilton per aumentare la diversità in F1 non cambieranno granché, e ha poi lanciato il carico da novanta: «in molti casi - sostiene Ecclestone - le persone nere sono più razziste dei bianchi». Dichiarazioni decisamente forti e discutibili, quelle di Ecclestone, cui, come era ovvio, Hamilton ha prontamente risposto su Instagram. 

«Bernie non fa più parte del nostro sport e appartiene ad una generazione diversa - concede Hamilton - ma questo è esattamente ciò che c'è di sbagliato: commenti ignoranti che ci fanno capire quanto la società debba cambiare prima che ci sia una vera uguaglianza». «Adesso capisco - incalza Hamilton - perché ai tempi non fu fatto nulla per aumentare la diversità nel nostro sport e perché non furono presi provvedimenti riguardo alle ingiurie che ho subito nel corso della mia carriera». 

Hamilton - lo si evince dalle sue storie su Instagram - si riferisce in particolare ad un episodio eclatante, risalente ai test pre-stagionali a Barcellona del 2008: in quell'occasione, alcuni tifosi di Fernando Alonso si presentarono sugli spalti con il viso dipinto di nero e delle magliette con la scritta "Hamilton family". «Se chi ha gestito la categoria per decenni ha una mancanza di comprensione così evidente riguardo alle difficoltà che noi persone nere affrontiamo ogni giorno, come possiamo pretendere che la gente che lavora per lui possa capirlo? Il cambiamento comincia dal vertice», ha concluso il sei volte campione del mondo. 

E proprio dai vertici attuali della Formula 1 è arrivata una risposta chiara e forte alle parole di Ecclestone. Nella nota diffusa alla stampa, prima di tutto viene ricordato che Ecclestone dal 2017 non ha più un ruolo attivo in F1, e - questa è una novità - che l'ex patron della categoria non detiene più nemmeno la carica di presidente emerito, visto che il mandato è terminato a gennaio 2020. Poi si legge: «In un momento in cui l'unità è necessaria a combattere il razzismo e le disuaglianze, non siamo assolutamente d'accordo con i commenti di Bernie Ecclestone, che non hanno posto in F1 o nella società». Si tratta di una presa di posizione netta contro Ecclestone, la prima del nuovo top management dall'addio del britannico: non poteva essere diversamente, visto il recente lancio della campagna #WeRaceAsOne.

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