Formula 1. Ferrari, Enrico Cardile racconta come sarà la monoposto 2024

Formula 1. Ferrari, Enrico Cardile racconta come sarà la monoposto 2024
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La Ferrari ha capito cosa ha sbagliato con la SF23, e per la monoposto 2024 intraprenderà nuove strade: ecco cosa ha raccontato il responsabile dell'area chassis, Enrico Cardile, sulla futura vettura del Cavallino rampante
25 agosto 2023

Pensiamo che la nostra più grande debolezza riguardi le caratteristiche aerodinamiche della monoposto. E abbiamo rivolto di conseguenza gli sforzi su questo ambito”: così Enrico Cardile, Head of Chassis Area della Ferrari in Formula 1, ha raccontato i punti deboli della SF23 di Charles Leclerc e Carlos Sainz nel corso della conferenza stampa dedicata ai rappresentanti dei team, cui ha partecipato proprio oggi per la prima volta.

Dopo un breve riassunto del suo CV, dominato dall’esperienza in Ferrari iniziata nell’ormai lontano 2005, Cardile ha parlato della SF23 e del processo affrontato per migliorarla dopo la doccia fredda di inizio anno. “Siamo stati fortunati perché i commenti dei piloti hanno sempre rivelato una correlazione tra il simulatore e la pista – ha spiegato -. La situazione è migliorata un po’ grazie agli aggiornamenti alla vettura, ma la velocità a cui stiamo sviluppando la macchina non è soddisfacente, perché siamo molto lontani dalla Red Bull”.

“Quest’anno per noi è stato cruciale concentrarci sulla monoposto attuale, per capire meglio da dove vengono le nostre debolezze e come svolgere un lavoro migliore”. E ora su cosa sta lavorando la Ferrari? “Apporteremo altri aggiornamenti nelle prossime gare, ma d’ora in poi saremo concentrati sullo sviluppo della macchina per il 2024”, ha spiegato Cardile. D’altronde, il lavoro sulla futura nata del Cavallino rampante sarà tutt’altro che banale.

Charles Leclerc e Robert Shwartzman in pista nelle FP1 di Zandvoort
Charles Leclerc e Robert Shwartzman in pista nelle FP1 di Zandvoort

Ma come sarà la monoposto 2024? "Sarà molto diversa”, ha raccontato Cardile, mantenendosi sulla stessa lunghezza d’onda delle dichiarazioni di qualche giorno fa del suo boss, Fred Vasseur. “Sviluppando la macchina di quest’anno, ci siamo resi conto che alcune scelte in termini di architettura che avevamo preso non erano corrette e stavano limitando parecchio lo sviluppo”. Ne consegue un cambiamento profondo: “La vettura per il 2024 non sarà un’evoluzione della SF23 come lo è stata quest’ultima rispetto alla F175. La monoposto 2024 avrà un telaio diverso, una nuova concezione del retrotreno per permettere di sviluppare meglio la vettura e raggiungere i nostri obiettivi”.

Cardile ha tenuto a chiarire una cosa: la Ferrari non sta brancolando nel buio. “per noi è chiarissimo che cosa abbiamo sbagliato su questa vettura - ha puntualizzato -. Non è una questione di capire le debolezze, ma di come intervenire. L’obiettivo per il futuro è quello di creare un prodotto che soddisfi gl i scopi che ci siamo prefissati. Non siamo persi, sappiamo che cosa dobbiamo fare”.

Quanto all’incostanza della Ferrari SF23 sottolineata da Carlos Sainz ieri, Cardile si trova in disaccordo con le dichiarazioni del suo pilota. “La SF23 è costante in termini di comportamento durante il fine settimana, ma il comportamento può cambiare da pista a pista. in Ungheria abbiamo fatto fatica, mentre in Belgio è andata bene. A volte capita, ma nel corso di un singolo weekend la macchina è costante e ci possiamo lavorare”. Questo mentre a Maranello procede la gestazione della monoposto 2024, su cui sono riposte le speranze dei fan della Rossa.

Charles Leclerc in pista a Zandvoort con la Ferrari SF23
Charles Leclerc in pista a Zandvoort con la Ferrari SF23
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