Formula 1, le entrate crollano dell'84% nel primo trimestre 2020

Formula 1, le entrate crollano dell'84% nel primo trimestre 2020
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Crollo dell'84% delle entrate di F1 Group nel primo trimestre 2020: sui risultati finanziari pesa l'influsso della pandemia di COVID-19
8 maggio 2020

F1 Group incassa una flessione delle entrate dell'84% nel primo trimestre 2020: dai 246 milioni di dollari del 2019 si è scesi a quota 39 milioni. È questo il primo effetto della pandemia di COVID-19 sui risultati finanziari della categoria, in un periodo che ha visto le defezioni del GP d'Australia, cancellato, e del GP del Bahrain, rimandato a data da destinarsi. Lecito è aspettarsi che la contrazione sia ancora maggiore nel secondo trimestre, visto che non saranno disputate gare per l'intero periodo da aprile a giugno, in cui erano in programma 8 GP.

Australia e Bahrain dovrebbero aver corrisposto la cifra per organizzare il GP in anticipo, ma la F1 ha fatto sapere di non aver considerato questi pagamenti come entrate. Lo stesso vale, fanno sapere dalla F1, anche per i diritti TV e per la maggior parte degli accordi con gli sponsor. Le entrate primarie, che comprendono proprio le categorie sopraccitate, sono crollate del 93%, passando dai 198 milioni dello stesso periodo del 2019 ai 13 milioni del Q1 2020. Le entrate secondarie sono scese da 48 milioni a 26 milioni. Il risultato operativo è passato dalla perdita di 47 milioni di dollari del 2019 a un rosso di 137 milioni. 

«Visto che non sono stati disputati eventi nel primo trimestre 2020, le entrate primarie della F1 constano solamente delle parti degli accordi di sponsorizzazione associati a diritti non legati alle gare riconosciuti nel periodo in oggetto. Non sono stati presi in considerazione i pagamenti per ospitare le corse e per i diritti TV. Le altre entrate di F1 sono scese per via della mancanza di introiti derivanti dalle attività del Paddock Club e di altre attività legate agli eventi e alla produzione televisiva. Al momento non ci aspettiamo che vengano disputate corse nel secondo trimestre 2020», si legge in una nota diffusa alla stampa.

La F1 ha quantomeno ridotto i costi operativi nel primo trimestre, scendendo da 52 milioni a 43 milioni. Questo nonostante la categoria sia incorsa nei costi di trasporto dei materiali a Melbourne per il GP d'Australia, annullato a due ore dall'inizio delle prove libere del venerdì. Bisogna poi ricordare che la cassa integrazione dei dipendenti di F1 Group è cominciata nel mese di aprile, e quindi andrà ad influenzare i dati del secondo trimestre. Lo scorso mese, Liberty Media ha spostato degli asset tra le proprie divisioni per garantire a F1 una liquidità aggiuntiva di 1,4 miliardi di dollari per navigare la crisi in corso. 

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