Formula 1. Ma c’è davvero qualcuno che potrebbe (e vorrebbe) sostituire Michael Masi?

Formula 1. Ma c’è davvero qualcuno che potrebbe (e vorrebbe) sostituire Michael Masi?
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Sulla carta, Michael Masi è rimpiazzatile da alcuni candidati validi. Ma c'è davvero qualcuno disposto ad assumere il ruolo di direttore di gara della Formula 1 allo stato attuale delle cose?
2 febbraio 2022

Michael Masi è stato indubbiamente l'uomo più chiacchierato del 2021 della Formula 1, a maggior ragione dopo i fatti di Abu Dhabi. La sua incertezza nel gestire il carico di lavoro che gli impone il suo sfaccettato ruolo è apparsa evidente soprattutto nella seconda parte della stagione, complice la diffusione televisiva delle comunicazioni dirette con i team principal, che nel 2022, a ragione, saranno vietate. Da quel fatidico 12 dicembre 2021, larghe fazioni degli appassionati di F1 - e non solo - chiedono la testa di Masi, il classico capro espiatorio. E Peter Bayer, segretario generale per lo sport della FIA, a domanda del giornalista austriaco Gerhard Kuntschik, non ha escluso la possibilità che Masi venga sostituito nel suo ruolo. 

Grazie alla versatilità e all'encomiabile dedizione al lavoro di Charlie Whiting, negli anni nella figura del direttore di gara in Formula 1 sono state incentrate responsabilità molto varie, dalla supervisione della sicurezza in pista, alle ispezioni nei circuiti sparsi per tutto il mondo. E se Whiting, con il passare del tempo, era riuscito a trovare un equilibrio tra queste esigenze, Masi, subentrato in corsa per la tragica scomparsa del suo mentore, non ha potuto prendere le misure del suo ruolo prima di assumerlo in pianta stabile. Una soluzione ventilata da Bayer comporta lo "spacchettare" le responsabilità di Masi, assegnandole a figure diverse. Ma a prescindere dall'eventuale evoluzione della carica, c'è davvero qualcuno in grado di sostituire Masi nel brevissimo termine?

I direttori di gara più esperti in attività attualmente sono Eduardo Freitas, forte di un'esperienza di lunghissimo corso nel WEC e nel GT, e Scot Elkins, attivo in Formula E e nel DTM. Elkins, peraltro, ha già ricoperto il ruolo di vice in Formula 1. Ma c'è pure l'ex direttore di gara del DTM, Niels Wittich, l'uomo già in predicato di essere il vice di Masi per il 2022, e, soprattutto, secondo voci recenti, figura gradita alla Mercedes. Si potrebbe pure pensare a un ripescaggio dal passato, con il ritorno di Herbie Blash, numero due di Whiting fino al 2016 e attuale consulente di Yamaha. I suoi 73 anni, però, lo renderebbero un candidato non esattamente funzionale, almeno sulla carta, a un calendario da 23 gare.

Un profilo adatto al ruolo potrebbe essere anche quello di Marcin Budkowski, ex direttore sportivo dell'Alpine che, come ha scherzato lui stesso su Instagram, ora è costretto al "giardinaggio", cioé al periodo di inattività forzata dopo l'addio a un team. Prima di unire le forze con quella che all'epoca si chiamava ancora Renault, Budkowski lavorava per la FIA come responsabile del reparto tecnico. L'ex team principal de facto dell'Alpine avrebbe le competenze per sostituire Masi, o per affiancarlo nel ruolo di direttore sportivo, una delle cariche che la FIA sta pensando di scorporare dal profilo del direttore di gara. 

Qualche potenziale sostituto, insomma, c'è. Ma la vera domanda, a nostro avviso, è un'altra. Davvero qualcuno dei sopraccitati candidati sarebbe disposto a sostituire Masi? La figura del direttore di gara ha guadagnato un'immagine tossica agli occhi dei fan della F1, e gli stessi addetti ai lavori guarderanno con sospetto all'operato di chiunque si ritroverà a ricoprire questo ruolo nel 2022. Rimpiazzare Masi, allo stato attuale delle cose, potrebbe risultare una mossa altamente controproducente per chi sarebbe in grado di farlo. E allora, cui prodest? Forse la soluzione migliore sarebbe lasciare Masi al suo posto, alleggerendolo di alcune delle responsabilità che aveva lo scorso anno e intervenendo, nel contempo, su ciò che non funziona nel regolamento sportivo attuale. La patata bollente è nelle mani del nuovo presidente della FIA, Mohammed ben Sulayem. 

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