Formula 1: si prospetta un mondiale da separati in casa

Formula 1: si prospetta un mondiale da separati in casa
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Paolo Ciccarone
Il mercato per la stagione 2021 si è animato prima del previsto, e con tante separazioni in vista, molti piloti vivranno un 2020 da separati in casa
14 maggio 2020

Sarà un mondiale da separati in casa. Vettel che lascia la Ferrari con destinazione ignota (per ora anche se gli indizi lo portano sul divano di casa) Sainz che lascia la McLaren destinazione Ferrari e Ricciardo che lascia la Renault destinazione McLaren con un posto libero in Renault che potrebbe essere ambito da un altro sul punto di lasciare la propria sede. Il mondiale 2020 non è ancora partito ma il mercato piloti è più vispo che mai. Una anomalia nell'anomalia visto che non si è disputato nemmeno una gara.

La Ferrari ha fatto la scelta più controversa e incompresa dai tifosi ma ben chiara dal management in rosso. Puntando su Leclerc fino al 2024, era chiaro che il monegasco fosse la scelta su cui investire per il futuro. Ma fare in modo che Vettel lasciasse e sostituirlo con Carlos Sainz, giovane di belle speranze con un centinaio di gare alle spalle, ma improponibile nel confronto col tedesco, fa capire che a Maranello è successo qualcosa di grosso. Una mancanza di soldi da spendere, senza dubbio (elemento comune a tanti) ma anche una scelta ben precisa: avere un cavallo vincente (si spera) su cui puntare col secondo a fare da gregario.

Un po' quello che succede alla Mercedes, con Hamilton punta fissa e Bottas di rincalzo, e alla Red Bull con Verstappen attaccante di sfondamento e Albon a chiudere. La stessa filosofia dei rivali, insomma. Ma la domanda che il tifoso si pone è: perché non scegliere qualcosa di meglio rispetto a Sainz? Uno come Ricciardo, ad esempio, avrebbe creato problemi a Leclerc. Solo per il fatto di arrivare alla Ferrari e voler vincere. E questo, di fronte agli occhi della gestione Ferrari, era un problema che poteva innescare pericolose reazioni a catena.

Peggio ancora ipotizzare un Hamilton in rosso, nonostante a Baku l'anno scorso, il presidente John Elkann avesse avuto degli agganci, memore della filosofia Juventus di prendere il top sul mercato, vedi Ronaldo, e indebolire gli avversari sperando di rinforzarsi. Ovvero, togliere Hamilton alla Mercedes avrebbe significato una bella botta ai rivali, ma si vede che l'opzione Leclerc, sul quale adesso si stanno caricando tante aspettative (forse troppe) abbia le spalle larghe abbastanza per ripagare tutta questa fiducia.

Perché il rischio che si è preso la Ferrari di una baby squadra è molto grosso e solo il tempo potrà dire se la scelta sarà giusta o uno sbaglio fatale. Di sicuro sarà un mondiale da separati in casa. Con che spirito di collaborazione correranno i tre, sapendo già di avere una destinazione diversa, è tutto da scoprire. Per cui potrebbero arrivare altre sorprese e altri colpi di scena. Intanto, in attesa che si avvicini il 5 luglio, data prevista per la prima gara della stagione, la F.1 ha ritrovato uno sprazzo di vitalità insperata.

Con la certezza che ci sarà ancora qualche altro argomento da trattare: con uno come Vettel sul mercato potrebbe arrivare qualche offerta interessante, uno come Alonso che cerca un posto in F.1 (con ridotte possibilità) pronto a fare notizia. Intanto osserviamo gli eventi e prendiamo nota. Qualcosa che non torna c'è ed è molto forte. Qualche uccellino qualcosa l'ha cinguettata, ma non possiamo mica sempre fare i cattivi di turno. Quelli da smentire subito e perdonare nel tempo perché avevamo visto giusto. Ma questa è altra storia...

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