Il GP del Messico protesta contro il muro di Trump

Il GP del Messico protesta contro il muro di Trump
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Daniele Pizzo
All'autodromo Hermanos Rodríguez spunta il cartellone della campagna #BridgesNotWalls con testimonial Sergio Perez
10 febbraio 2017

Il testimonial è Sergio Perez, pilota Force India, lo slogan è #BridgesNotWalls. E' la campagna internazionale contro il muro tra Stati Uniti e Messico voluto da Donald Trump a cui ha aderito anche l'organizzazione del Gran Premio del Messico, la Corporación Interamericana de Entretenimiento. 

Gli organizzatori insieme al driver messicano hanno organizzato una protesta simbolica contro il presidente USA installando sul ponte che sovrasta il rettilineo dell'autodromo Hermanos Rodríguez un cartellone con lo slogan di una delle numerose campagne “anti Trump” che si sono scatenate dall'insediamento alla Casa Bianca.

«Eventi di levatura mondiale come il Gran Premio di Formula 1 offrono una eccellente opportunità per mostrare al mondo quello che il popolo messicano è capace di realizzare quando lavora unito. Attraverso questo evento globale unico, il Messico ha dimostrato di essere una destinazione calda e accogliente. Le edizioni del 2015 e del 2016 sono state eccezionali, quella del 2017 promette di essere anche più memorabile», ha spiegato Perez.

Per gli organizzatori «Il Messico e conosciuto per il calore della sua gente, per lasua diversità e per essere un eccellente anfitrione che riceve i suoi visitatori con le braccia aperte. Questa identità ha permesso che il Messico diventasse uno dei dieci paesi più visitati al mondo».

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