Incidente Zhou F1, bene halo, ma si è rotto il roll bar. Ed è gravissimo

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Emiliano Perucca Orfei
La rottura del roll bar sull'Alfa Romeo C42 di Guanyu Zhou dopo l'incidente a Silverstone è gravissima. E la F1 deve intervenire
4 luglio 2022

L'incidente di Zhou alla partenza del F1 GP di Silverstone 2022 ha fatto e farà molto discutere perché quello che è successo non solo è singolare per spettacolarità ma anche per via di cosa ha tenuto e di cosa non ha tenuto in termini di sicurezza sulla Alfa Romeo Sauber C42. 

Ma andiamo con ordine e partiamo subito col dire che il pilota sta miracolosamente bene e che tutti gli attori coinvolti se la sono cavata al massimo con qualche ammaccatura, Albon compreso che è stato trasportato e tenuto in osservazione in ospedale. E questo è un fattore estremamente positivo e con cui poter ragionare con maggior lucidità.

Il fatto che sia andato tutto così bene, però, è semplicemente parte di un fattore Q che dopo incidenti micidiali come quelli di Grosjean, in cui riuscì ad aprire il guard rail grazie ad halo ma proprio grazie ad halo stava anche per rimanere imprigionato nell'auto. Cosa che è successa ieri a Zhou, solo che questa volta non si è visto il fuoco. E per fortuna, perché la dinamica dell'impatto avrebbe potuto tranquillamente portare anche a questo vista la velocità con cui l'auto è entrata in barriera per poi rimbalzare e finire nella via di servizio riservata a commissari e fotografi. Non servono impatti assurdi come quelli di Grosjean per vedere le fiamme, del resto: la Racing Point di Stroll prese fuoco dopo l'uscita di pista alle Arrabbiate al Mugello con un impatto decisamente meno forte di quello di Zhou a Silverstone.

Ma è andato tutto bene, il fuoco non si è visto e ci è voluto solamente del tempo per estrarre il pilota. Ma la vera domanda che bisognerebbe porsi dopo aver liquidato l'incidente esaltando il ruolo di halo - di San Halo oggi sono piene le bachece nazional popolari della F1 - è perché l'auto sia finita lì e come ci sia finita. Ed è finita lì semplicemente perché alcuni sistemi di sicurezza, fondamentali, non hanno fatto il loro mestiere. Prima di ogni altro il roll bar.

Sì perché oltre a santificare l'halo forse bisognerebbe notare che se la C42 ha iniziato a scivolare come un bob sul ghiaccio è proprio per via della rottura del roll bar, che come primo effetto ha avuto quello di avvicinare la testa del pilota all'asfalto ed in seconda battuta ha impedito alla macchina di posarsi su un lato e frenare con l'attrito delle gomme o delle componenti che strisciano sull'asfalto: in questo caso l'halo, in titanio, ha realmente svolto una funzione di pattino sul fondo ghiacciato ed a questo ha contribuito anche la struttura "a tutta ampiezza" dell'ala posteriore che per un centinaio di metri ha tenuto sollevato il posteriore della vettura per poi esplodere a sua volta e rendere ancor più pericolosa la dinamica dell'incidente, che si è ritrovata posata sul cassoncino d'aspirazione in carbonio frantumato e su quello che è rimasto della base dell'ala posteriore.

Bisognerebbe essere ingegneri con i dati alla mano per capire cosa sia realmente successo ed è certo che la FIA ha aperto una inchiesta sull'accaduto. Ma da appassionato di corse e di tecnica quello che mi viene da pensare è che quel roll bar - omologato dalla FIA - sia stato probabilmente messo sotto sforzo in modo anomalo e non sia sufficiente per reggere quel peso (più di 900 kg alla partenza) a quella velocità in quella posizione per così tanto tempo. Altrimenti non si spiega come una scocca sottoposta ai crash test federali possa cedere in un punto così nevralgico in modo così apparentemente semplice. Quindi ok halo, facciamolo anche santo subito, ma in questo impatto non avrebbe certamente avuto questa "forma" se il roll bar avesse tenuto. Ed è gravissimo che si sia rotto. Non è una cosa da prendere sotto gamba: è gravissimo ed a memoria nell'era moderna della F1 non mi viene in mente un altro caso in cui si sia perso completamente il roll bar in questo modo: forse nell'incidente di Bianchi, ma in quel caso è stato il cassone della Gru a tranciare di netto l'elemento. In questo caso non c'è stato alcun agente esterno e la macchina è arrivata all'impatto con le barriere senza perdere velocità ma soprattutto senza i requisiti di sicurezza minimi di una monoposto della massima serie.

Follia. Veramente follia. Sarà da capire, dunque, perché questo è successo, quanto ha contribuito alla rottura la posizione "innaturale" presa dall'auto per via dell'ala posteriore e di Halo e soprattutto andare a monitorare con attenzione cosa succede in America, dove i roll bar sono in titanio ed incidenti con ribaltamento (e trascinamento del roll bar) per centinaia di metri sono tutt'altro che infrequenti. 

Quindi sì, viva halo, ma cercherei di capire i perchè di una dinamica così assurda e pericolosa in F1 che sta facendo molto per proteggere i suoi eroi ma evidentemente non abbastanza: la fortuna non può sempre essere sempre parte del gioco.

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