Quale il futuro della F1? Se lo chiedono in molti...

Quale il futuro della F1? Se lo chiedono in molti...
Pubblicità
Ecclestone vorrebbe lasciare la gestione dell’impero a Briatore e a un rappresentante della Ferrari, convinto che Maranello sia l’unica garanzia in F.1. Ma non tutti sono d'accordo e... | <i>P.Ciccarone</i>
11 aprile 2015

Punti chiave

Quale futuro per la F.1? se lo stanno chiedendo in molti, Bernie Ecclestone ha una sua idea che non corrisponde a quella di alcuni team manager, le Case ne hanno un’altra ancora e alla fine quello che serve a tutti, spettacolo e soldi, latita. Da una parte perché le regole imposte dalla FIA (che però aveva preso quella della F.1 Commission) non piacciono, dall’altra mancando spettacolo e interesse mancano anche i soldi di chi deve investire. 
 
Così, prima del GP di Malesia, a Montecarlo nello studio di Flavio Briatore c’è stato un incontro cui ha partecipato anche Ecclestone. Secondo alcune fonti c’era anche Stefano Domenicali, responsabile del Board F.1 della FIA, per discutere di cosa fare e come per il futuro. Sempre secondo queste fonti anche Maurizio Arrivabene della Ferrari era stato informato, ma non si sa se era presente o meno. Al riguardo è tutto molto fumoso.
 
In ogni caso secondo questa fonte Briatore avrebbe discusso con Ecclestone su alcuni cambi regolamentari che dovrebbero rendere vivace la categoria, come gare divise in due, prove serrate e ritmi più intensi. Ma quello che veramente sta a cuore a Ecclestone è la spartizione dei tanti soldi in circolazione. 

F1: 1,5 miliardi di euro nel 2015

L’anno scorso, anno di crisi per la cronaca, sono stati incassati 1,442 miliardi di euro che in parte (668 milioni) sono finiti alle scuderie, il resto al fondo CVC e a Ecclestone. Proprio sulla CVC si è discusso e si sta cercando di farli saltare, comprando la loro quota e svincolandosi da un fondo di investimento che pensa solo agli utili mentre alla F.1, in questo momento, servirebbero squadre e motori freschi per tutti. Ecclestone vorrebbe lasciare la gestione dell’impero a Briatore e a un rappresentante della Ferrari, convinto che Maranello sia l’unica garanzia in F.1, naturalmente ci sono molti ostacoli da superare, in primis come detto l’acquisizione delle quote CVC, poi i team e la FIA, accusata di aver imposto regole e motori troppo complicati, costosi e inutili. 

Ecclestone vorrebbe lasciare la gestione dell’impero a Briatore e a un rappresentante della Ferrari, convinto che Maranello sia l’unica garanzia in F.1

Riunioni decisive?

Una semplificazione, insomma, e quindi non deve essere un caso se da parte federale si parla di un campionato F.2 come accesso privilegiato alla F.1, facendo sparire di colpo GP2 e GP3 che sono legate in qualche modo a Briatore. Dopo il Bahrain ci saranno altre riunioni che a Montecarlo, durante il GP, dovranno definire il futuro della F.1 e delle altre categorie, magari con un fronte compatto. 
 
La presenza di Domenicali, inoltre, ha una duplice funzione: come responsabile Audi ed esperto di F.1 deve capire in che direzione va il mondiale. Non si possono decidere investimenti (acquisto squadra, vedi Red Bull, o fornitura motori?) senza sapere come, dove e soprattutto con che regole si correrà in futuro. 
 
Di questi tempi mica si possono buttare via i soldi…
 
Paolo Ciccarone
Pubblicità