Scambio Hamilton-Rossi, i retroscena: Lewis voleva «scendere subito in pista»

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Massimo Meregalli, boss di Yamaha in MotoGP, racconta i retroscena dello scambio tra Lewis Hamilton e Valentino Rossi
4 maggio 2020

Lo scambio suggestivo tra Lewis Hamilton e Valentino Rossi dello scorso dicembre è stato preso seriamente dall'inglese della Mercedes: lo conferma Massimo Meregalli, boss di Yamaha in MotoGP, in un'intervista concessa ad Autosport. «Pensavano che si trattasse solo di un'opportunità promozionale, ma non è stato così - racconta Meregalli -. Vale è stato messo in condizione di fare diversi turni di prova sulla Mercedes. Hamilton si è presentato in circuito molto presto, e abbiamo dovuto fermarlo perché sarebbe voluto salire in sella alle 9, ma era troppo freddo».

«Abbiamo dovuto cambiare tutto il programma, perché Vale è arrivato in leggero ritardo e volevano che Lewis scendesse in pista il prima possibile, ma gli abbiamo detto che non era possibile farlo prima delle 11 a dicembre a Valencia. Avendo perso due ore, ha cercato di stare in pista il più possibile».  Meregalli giudica positivamente la condotta di Hamilton in pista: «Aveva guidato una moto solo otto volte prima di salire su una MotoGP, quindi penso che si sia comportato bene».

«Ovviamente - puntualizza Meregalli - abbiamo cercato di mettere la moto nelle condizioni ideali, con una mappatura per la pioggia e gomme diverse da quelle che impieghiamo abitualmente, anche perché non potevamo farlo da regolamento. C'era vento, faceva freddo: le condizioni, quindi, non erano ideali, ma si è fermato solo quando abbiamo sventolato la bandiera a scacchi». Uno spirito da perfezionista, quello di Hamilton, che non vale solo per l'impegno in F1, ma anche per sfide inusuali come quella resa possibile dallo sponsor comune, Monster. 

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