Sudafrica, voglia di Formula 1: Cape Town si candida per il GP

Sudafrica, voglia di Formula 1: Cape Town si candida per il GP
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Paolo Ciccarone
La Formula 1 potrebbe tornare in Sudafrica. E, oltre a Kyalami, anche Cape Town si candida per ospitare il GP
4 ottobre 2021

La F.1 torna in Sudafrica? Da una intervista di Stefano Domenicali alla CNN pare che la candidatura di Kyalami sia una realtà che deve concretizzarsi a breve. Almeno questo nelle parole del CEO di Liberty Media, ma dal Sudafrica arriva anche un'altra candidatura eccellente: quella di Cape Town, con un progetto di un tracciato cittadino con alcune particolarità e innovazioni. Il percorso, infatti, oltre che sul lungo mare della città, prevede anche uno spettacolare passaggio all'interno dello stadio che ha ospitato i mondiali di calcio. Il rendering del percorso mostra una curva stile tornante del Fairmont a Montecarlo con un passaggio sotterraneo che ricorda molto l'uscita dei box di Abu Dhabi e un passaggio del tracciato di Singapore. Il progetto è pronto da anni e dopo i primi approcci con Bernie Ecclestone nel 2015, non se ne è fatto più niente per via dei cambiamenti politici avvenuti nel frattempo.

Ma la voglia di F.1 è rimasta intatta e con la possibilità di tornare in Sudafrica, Cape Town ha rilanciato la propria candidatura. Dice Igshaan Amlay, del comitato organizzatore: "Crediamo in questo progetto, ci abbiamo lavorato per anni e abbiamo introdotto alcune particolarità che altri circuiti non hanno, come il passaggio all'interno dello stadio, cosa che in parte hanno copiato a Città del Messico e il passaggio fra le zone più belle della città. Cape Town è una delle località più affascinanti del continente, ha la capacità di attirare turismo, con strutture di altissimo livello, scenari unici, servizi adeguati e poi i tifosi locali hanno fame di F.1. Quando c'è stata una esibizione con una Red Bull anni fa, sono accorsi in 14 mila lungo le strade per assistervi. C'è entusiasmo, voglia di fare, una politica interessata a dare risalto al territorio, perché la F.1 è un biglietto da visita internazionale e noi abbiamo tantissime possibilità di sviluppare business a livello mondiale. Ecco perché crediamo nel GP e vogliamo far parte del calendario mondiale".

A questo punto bisogna vedere se le garanzie offerte a suo tempo ad Ecclestone sono state implementate e se ci sono i finanziamenti adeguati. Continua Igshaan Amlay: "Abbiamo il supporto delle amministrazioni politiche e un business plan sulla realizzazione del progetto. Abbiamo sviluppato tutto anche in collaborazione col figlio di Jody Scheckter, il campione del mondo della Ferrari nel 1979, abbiamo consulenti di altissimo livello e strutture serie e adeguate. Ma se ci fosse il via libera da parte di Liberty Media, potremmo accelerare i tempi per la realizzazione di questo sogno: gli ingredienti ci sono tutti per fare bene". La candidatura di Cape Town si scontra però con Kyalami, il cui circuito è stato di recente acquistato da Porsche e diventato uno dei centri internazionali più importanti. Con il probabile prossimo ritorno in F.1 del gruppo VW Audi, magari anche col marchio Porsche, ci sarebbero gli elementi per far pendere verso Kyalami l'ago della bilancia: la pista c'è già, anche se avrebbe bisogno di lavori di ristrutturazione per essere omologata per la F.1 (al momento è Classe 2 FIA), ma ci sarebbero anche i finanziamenti adeguati, in massima parte privati, che potrebbero sbloccare la situazione. Ma Cape Town non demorde: "Abbiamo ideato un tracciato bello per i piloti, affascinante per il pubblico e intrigante per la TV. Abbiamo bellezze naturali uniche, capacità di business e attrattive, crediamo che la nostra candidatura debba essere presa in seria considerazione" conclude Igshaan. Vedremo cosa succederà in futuro, quello che è certo è la voglia di F.1 del Sudafrica è tanta e non c'è solo Kyalami che sogna il ritorno nel Continente africano.

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