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L’Italia è nella morsa dell’anticiclone africano, e le auto — soprattutto quelle che restano ferme sotto il sole — si trasformano in forni a quattro ruote. Ma attenzione: usare male il climatizzatore può non solo non raffrescare come si deve, ma anche far schizzare i consumi di carburante, che continua ad aumentare di prezzo. Vediamo allora come si usa davvero bene il condizionatore dell’auto, senza leggende metropolitane e con qualche trucco furbo per non friggere nel traffico.
Il primo errore che fanno tutti? Entrare, accendere il motore, attivare l’aria e partire subito. Sbagliato. Dopo essere stata al sole, l’abitacolo può raggiungere anche 60-70 gradi. In quelle condizioni, il climatizzatore lavora malissimo e impiega un’eternità a rinfrescare. Il consiglio dall'esperto è apri tutte le portiere per 60-90 secondi, abbassa i finestrini e lascia uscire il calore intrappolato. Così il climatizzatore non deve "combattere" trattando aria a temperatura da forno. Se hai un impianto automatico mono o bizona (quello che permette di selezionare una temperatura diversa per i posti anteriori) , imposta la temperatura desiderata e lascialo in modalità Automatica affinché gestisca da solo ventilazione e direzione del flusso. Se invece hai un sistema manuale, segui questa sequenza:
Aria condizionata ON
Ricircolo attivo solo per i primi minuti
Ventilazione al massimo
Direziona l’aria sulle bocchette centrali, ma non proprio in faccia
Non mettere mai il clima su LOW (la temperatura più bassa) per lunghi tratti: lo stress termico e i consumi aumentano senza benefici reali. Una temperatura di 22-24°C è l’ideale per il comfort e per il portafoglio. Il ricircolo è utile, ma non sempre: può raffreddare più in fretta l’abitacolo, perché evita di aspirare l’aria bollente da fuori. Ma se lo tieni inserito per troppo tempo, l’aria si satura di umidità e CO₂, e potresti ritrovarti con i vetri appannati. Usalo nei primi 5-7 minuti, poi torna sull’aria esterna.
Un altro errore comune da non fare è lasciare l’auto senza protezioni al sole. I parabrezza e i tetti panoramici, belli da vedere, diventano delle lenti d’ingrandimento del calore e, nonostante quasi tutti abbiano dei filtri atermici, scaricano enormi quantità di energia dai raggi del sole. E allora tendine parasole per il lunotto e sopratutrto per il parabrezza che è il punto dove si raggiungono le temperature più alte in assoluto e, oltre a creare disagio, provocano danni alle plastiche e ai rivestimenti. Un trucchetto nei parcheggi: se lasci l'auto al mattino, cerca di capire dove sarà il sole al tuo rientro e parcheggia con il posteriore dell'auto in quella direzione, la temperature interna sarà più bassa.
Se puoi, oscura i vetri posteriori con pellicole omologate (entro i limiti del Codice della Strada) Un trucco da camionista? Lascia un asciugamano bianco sul volante e sul cambio per non ustionarti al ritorno.
Il condizionatore, specie sulle auto non ibride o elettriche, prende potenza dal motore. In città, può aumentare i consumi anche del 25%, mentre in autostrada incide molto meno (intorno al 5-8%). Sulle elettriche, usa la ventilazione con ricircolo e sfrutta le modalità “eco A/C” se disponibili. Una nota in generale: gli impianti con pompa di calore al posto del classico compressore-evaporatore sono più efficienti. La manutenzione del filtro abitacolo e gas refrigerante è fondamentale: se un clima che non rinfresca bene o emana cattivi odori di solito è colpa del filtro antipolline/abitacolo intasato o del gas refrigerante in esaurimento. Ogni 20.000 km o almeno una volta l’anno, è buona norma sostituire il filtro. Se noti che il clima ci mette troppo a partire o non fa più aria fredda come una volta, fai controllare la carica del gas (R134a o R1234yf, a seconda del modello). Con la temperatura regolata su 20° la temperatura alle bocchette (misurata con un termometro a infrarossi) sarà di circa 8°C, se è superiore l'impianto è da controllare.
Mai e poi mai lasciare bambini o animali in auto nemmeno per pochi minuti: bastano 10-15 minuti per raggiungere temperature potenzialmente letali. E occhio agli sbalzi termici: uscire da 21°C e finire a 40°C sotto il sole può causare giramenti di testa, congestione o peggio. Pro tip: Alza di 1-2 gradi il clima poco prima di arrivare a destinazione, così il corpo si adatta meglio.
Sfoga l’abitacolo dall'aria calda prima di partire
Usa bene il ricircolo
Mantieni la temperatura tra 22-24°C
Evita getti d’aria diretti sul viso
Proteggi i vetri con tendine o pellicole
Non lasciare nulla al sole (soprattutto elettronica, spray, liquidi in bottiglia)
Fai manutenzione a clima e filtri
Occhio a bambini, animali e anziani
Guida fluida per aiutare il compressore
Non dimenticare che anche l’aria condizionata “intelligente” è parte della sicurezza