“Intrappolati in auto”: le maniglie elettriche saranno vietate in Europa dopo alcuni incidenti in Cina

“Intrappolati in auto”: le maniglie elettriche saranno vietate in Europa dopo alcuni incidenti in Cina
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Dopo la Cina, anche Bruxelles si muove contro le maniglie a filo motorizzate, diventate un simbolo del design hi-tech ma anche di una pericolosa deriva della sicurezza
20 ottobre 2025

Negli ultimi anni le maniglie elettriche a scomparsa sono diventate un segno distintivo delle auto più tecnologiche e aerodinamiche. Ma dietro il loro fascino minimalista si nasconde un rischio tanto grave quanto sottovalutato. Dopo diversi incidenti mortali, tra cui quello che ha coinvolto una Xiaomi SU7 in Cina, le autorità europee hanno deciso di intervenire. Sempre più spesso, infatti, questi dispositivi risultano inutilizzabili dopo un urto o un incendio, rendendo impossibile per conducenti e soccorritori aprire le portiere. Un problema tutt’altro che teorico, come ha ricordato Antonio Avenoso, direttore dell’ETSC (European Transport Safety Council): “Non è una questione di estetica o tecnologia. È una questione di vite umane: persone muoiono perché non riescono a uscire”.

A far scattare l’allarme in Europa sono stati diversi casi segnalati in Germania e nei Paesi Bassi, che hanno evidenziato come le maniglie motorizzate possano bloccarsi in caso di interruzione elettrica. L’RDW olandese, insieme al Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti, ha chiesto che tutte le auto dotate di maniglie retrattili siano obbligate ad avere un sistema di apertura meccanico d’emergenza, accessibile sia dall’interno che dall’esterno. La decisione segna un cambio di passo: dopo anni in cui l’Europa ha puntato su tecnologie sempre più sofisticate, arriva il momento di fare i conti con le loro conseguenze reali.

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La Cina fa scuola: il divieto delle maniglie a filo è già legge in arrivo

La prima a muoversi è stata la Cina, che a settembre ha annunciato una legge per vietare le maniglie a filo entro il 2027. Una decisione drastica ma motivata da numeri preoccupanti: secondo i crash test del C-IASI, l’efficacia di questi sistemi in caso di incidente è di appena 67%, contro il 98% dei modelli con maniglie meccaniche tradizionali. A peggiorare il quadro, i problemi di affidabilità: più guasti, più peso (circa 8 kg aggiuntivi) e benefici aerodinamici minimi, si parla di 1 euro di risparmio ogni 1.000 km. In pratica, una soluzione estetica con pochissimo impatto pratico.

Ma è stato l’incidente della Xiaomi SU7, nella notte tra il 12 e il 13 ottobre a Chengdu, a scuotere davvero l’opinione pubblica. Il conducente, rimasto intrappolato in un’auto in fiamme nonostante l’aiuto esterno, non è riuscito a uscire perché le porte si erano bloccate elettronicamente. Un caso simbolo che ha convinto anche i più scettici: quando il design diventa un ostacolo alla sopravvivenza, qualcosa deve cambiare. E ora, anche l’Europa sembra pronta a seguire quella strada.

Bruxelles prepara nuove regole: il ritorno al buon senso

Dopo anni di critiche per l’eccesso di regolamentazioni, Bruxelles sembra intenzionata a colpire un vero punto debole della sicurezza automobilistica. La nuova norma GSR 2, che entrerà in vigore nel luglio prossimo, non affronta ancora direttamente la questione, ma un aggiornamento delle regole ONU/UNECE e dei protocolli Euro NCAP è già in discussione. L’obiettivo è chiaro: imporre per legge un sistema di apertura meccanica d’emergenza per tutti i veicoli dotati di maniglie elettriche.

Un portavoce della RDW ha spiegato che “le porte devono restare apribili anche in assenza di alimentazione elettrica. Dove oggi la normativa non lo garantisce, stiamo intervenendo”. Se le nuove regole verranno approvate, potrebbero entrare in vigore già nel 2026, con conseguenze importanti: dai richiami preventivi per i modelli già circolanti fino all’obbligo di modifica per le nuove omologazioni.

Il caso delle maniglie elettriche rappresenta un segnale di cambiamento più profondo: dopo anni di corsa alla tecnologia fine a sé stessa, l’industria sembra tornare verso il buon senso e la semplicità. In un momento in cui i comandi fisici tornano nei cruscotti e cresce la diffidenza verso gli eccessi digitali, la lezione è chiara: l’innovazione deve servire la sicurezza, non comprometterla.

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