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La cinese BYD continua a correre senza sosta verso la conquista del mercato globale, ma stavolta lo fa con un approccio sorprendente: puntando sugli ibridi plug-in. Dopo aver dominato la scena elettrica mondiale, il costruttore di Shenzhen ha capito che il futuro a breve termine non sarà solo a batteria, ma un mix più equilibrato tra efficienza e praticità.
La nuova generazione del sistema DM-i, presentata con un triplo debutto, BYD Qin L, BYD Song L e BYD Song Pro, appresenta un passo avanti enorme. Tutti e tre i modelli utilizzano lo stesso motore 1.5 benzina abbinato a un motore elettrico e a batterie LFP sviluppate da FinDreams, divisione interna di BYD. Ma è sulle prestazioni e sui consumi che si misura la vera rivoluzione: la nuova architettura promette un’efficienza da primato e un’autonomia combinata che sfiora quella dei diesel più virtuosi, con la fluidità e il comfort tipici dell’elettrico.
Prendendo come riferimento il BYD Song Pro, il SUV che condivide piattaforma e meccanica con la Seal U venduta in Europa, il salto generazionale è evidente. Il modello è ora in grado di percorrere fino a 133 km in modalità 100% elettrica, un valore che supera di gran lunga quello della generazione precedente, ferma a 71 km. Ma il dato più impressionante è quello dell’autonomia combinata, che raggiunge 1.400 km nel ciclo di omologazione CLTC cinese, con un consumo medio di soli 3,2 litri/100 km in modalità ibrida.
Numeri che, anche tenendo conto della maggiore tolleranza dei test cinesi, mostrano un progresso tecnico impressionante. Il precedente Song Pro, con una configurazione simile, registrava 4,4 l/100 km e 1.001 km di autonomia combinata. BYD è riuscita quasi a raddoppiare l’efficienza intervenendo su motore, inverter e trasmissione, senza aumentare il peso complessivo del veicolo. Un risultato che dimostra quanto il marchio cinese stia diventando un punto di riferimento globale nella tecnologia ibrida.
Ma la notizia non è solo tecnica, è anche economica. Mentre in Europa il BYD Seal U DM-i parte da 38.500 euro, in Cina il rinnovato Song Plus viene proposto a un prezzo compreso tra 112.800 e 142.800 yuan, ovvero tra 13.700 e 17.300 euro al cambio attuale. Un listino che fa impallidire la concorrenza e che dimostra la strategia aggressiva di BYD nel rendere accessibile la tecnologia ibrida plug-in a un pubblico sempre più vasto.
Inoltre, il marchio ha già anticipato che il Seal U sarà presto rinnovato, in quello che definisce “il ciclo naturale di vita di un prodotto”. Tutto lascia pensare che la nuova versione europea erediterà le soluzioni tecniche e l’efficienza del Song Pro, preparando BYD a un nuovo salto di qualità anche nel Vecchio Continente. Se i numeri verranno confermati, siamo davanti a un nuovo punto di riferimento per l’efficienza nei SUV PHEV, capace di ridefinire il concetto stesso di autonomia e di portare la tecnologia ibrida cinese a un livello mai visto prima.