Anteprima 20° Automotive Dealer Day, Verona: intervista Alessandro Dal Bon

Anteprima 20° Automotive Dealer Day, Verona: intervista Alessandro Dal Bon
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Considerazioni su contenuti e novità attese per il prossimo ADD, 20-esima edizione che si tiene a Verona settimana prossima. Ne parliamo con Alessandro Dal Bon, VP Dealer & Industry Solutions and Board Member di Quintegia
12 maggio 2022

Punti chiave

Mancano ormai pochi giorni all’Automotive Dealer Day 2022, che si tiene come sempre a Verona: dal 17 al 19 maggio proponendo un nuovo tema di fondo che è la Business Regeneration. Per conoscere meglio quello che attende i molti operatori del mondo auto interessati a presenziare, dopo l’ottimo riavvio del 2021 (di cui leggete nel link sopra) abbiamo intervistato Alessandro Dal Bon, VP Dealer & Industry Solutions and Board Member di Quintegia.

Dopo la bella e coinvolgente ripartenza di ADD in presenza nel 2021, com’è la sensazione a pochi giorni dalla nuova edizione? “Quest’anno oltre al piacere di rincontrarsi è forte anche la necessità di confrontarsi. Perché quando si dice tempesta perfetta… Ora forse ci siamo nel settore. Almeno per la quantità di eventi che destabilizzano l’auto, davvero nutrita. Lo shortage di componenti elettronici, la spinta elettrica, la nuova distribuzione che pone domande circa il cambiamento della normativa europea, con i concessionari che cambiano ruolo e la guerra. Tanti motivi per confrontarsi, tra concessionari, mondo OEM e Industry, la filiera”.

Un’edizione che vede anche la ricorrenza non da tutti. “Certo sono i venti anni di ADD, molto importante per noi ma crediamo sia necessario proseguire sempre oltre per approfondire, far comprendere e scambiare opinioni nel settore. Vedere le nuove proposte di prodotti e servizi che aiutano ora a tornare verso un’integrità strutturale per il settore”.

Parliamo del tema proposto: Business Regeneration. “La rigenerazione qui è intesa nel riscostruire un’integrità precedente dei dealer, che è stata stravolta nel tempo. Un ritorno alla filiera distribuzione auto che sia pienamente competitiva e profittevole. I concessionari in questi anni hanno sviluppato capacità nell’investire in modo ottimale i budget marketing. Sfruttando al meglio il mondo digitale e relativi lead, offrendo ai clienti interfaccia veloce, innovativa ma rapida. Sono strumenti cresciuti in modo strutturato e divenuti tempestivi, con i centri che gestiscono digitalmente le richieste auto dei clienti. Ora la sfida è mantenere integra ancora la parte tradizionale, fisica. Insieme alla parte digitale rivitalizzare quella reale. Per gestire l’ingaggio digitale con lo stesso livello di esperienza elevata poi quando si arriva di persona".

Una bravura all’antica dei dealer, se vogliamo, da evolvere sul territorio. “Una bravura che ultimamente si è sviluppata molto sul digitale, ma serve sempre averla anche di persona. Con accoglienza alla portata delle esigenze. La transizione è accelerata, i clienti hanno molte domande su ibrido, elettrico e altro. Dipende dalle esigenze, non ci sono risposte fisse e sono i dealer che hanno un ruolo molto importante. Spendo come educare a indirizzare il cliente nelle varie situazioni di oggi”.

Parlando dell’edizione 2022 in senso stretto, quali numeri si attendono?Partendo dalle aziende sponsor ce ne sono già sessanta e per la prima volta abbiamo creato uno spazio dedicato alle Startup. Con anche un premio per loro: Startup Generation Award, che qualifica le aziende capaci di proporre i migliori servizi votati in fiera dagli operatori. Ci sono quindici Case auto coinvolte, molte che fanno i propri meeting annuali con la rete (come Audi, Mercedes e Renault, ndr). Insieme a nove associazioni di categoria. Alla fine ci troviamo sempre con più richieste che spazio fisico, per certe aziende, con richieste pervenute fino a settimana scorsa”.

La gestione dei presenti nella tre giorni sarà migliore che nella scorsa edizione, prima di pandemia. “Ci attendiamo più di 4.500 partecipanti in presenza, oltre la piattaforma free di streaming, ma solo per i contenuti azienda (circa venti workshop) mentre quelli Quintegia si vivono nel pieno del networking a Verona. Avremo la mascherina obbligatoria, ma non altro e quindi i due piani tutti pieni, come prima della pandemia. Addirittura ancor più sale sature, per molti workshop delle aziende che hanno voluto organizzare in ADD le loro presentazioni. Poi non dimentichiamo gli eventi serali, che favoriscono il networking all’aperto”.

Permane anche il taglio internazionale dell’ADD, nonostante i tempi non facili. “Sì, il fronte estero è molto forte anche fuori Europa. Dagli USA Michael J.Stanton, presidente e CEO NADA, con una delegazione concessionari ospiti anche da Francia, Germania e UK. Anche se non proprio come in passato per i limiti del momento internazionale”.

ADD è un riferimento guardato anche all’estero, per il suo formato. “Sì, ADD è visto sempre come un evento eccezionale, unico in Europa. Non ha momenti analoghi in altre nazioni e ci relazioniamo pensando molto anche all’estero. Soprattutto ora che sono entrati gruppi esteri, come i francesi, in Italia quali operatori forti. Cresce l’interesse a venire in ADD e uno sviluppo per i prossimi anni è di certo avere la dimensione che supera altri confini”.

Quali sono i confronti più attesi? “Di ceto quello tra filiera e associazioni, ma anche politica: con ospite il Ministro Giorgetti. I temi certi sono quelli degli incentivi e della tassazione auto, dove spingono associazioni e filiera. Poi la regolamentazione distributiva. Un cambio che genera moltissimo dibattito e per il quale Quintegia presenta uno studio ad-hoc. Si confrontano le varie soluzioni in discussione: agenzia rispetto a concessionario, con analisi d’impatti possibili per i due casi. Per ora è solo scenario, ma ci sono atteggiamenti diversi e contrastanti, Quintegia e ADD cercano di far chiarezza. Le variabili sono molte e non vedremo risultati eclatanti da una parte all’altra. Dipende da caso a caso, per qualcuno è più agevole, può capirlo leggendo le variabili e gli elementi da comprendere già prima del 2023”.

In ADD vedremo sempre operatori anche non prettamente dealer o Case. “Certo, sono le molte aziende che non fanno direttamente gestione auto e si stanno avvicinando a ADD, con una rete di servizi e prodotti che possono entrare nel modello distributivo Casa-concessionario. Sono spesso piccole nuove aziende, ma dinamiche”.

Come evolve la platea? Il piacere di tornare insieme lo scorso anno in certi momenti ha superato la parte business, specie in orario serale. “ADD ha anche questa dimensione, non solo per i dealer ma per tutti grazie agli eventi serali. Spesso parliamo di persone che da venti anni che si vedono con piacere qui. Al netto sempre di una platea che è qualificata. In ADD vieni con necessità e se sei interessato, ma soprattutto se hai un profilo che può mettere in pratica gli spunti che diamo. Gli ingressi sono limitati, perché una selezione ci permette di avere qualità nelle persone che incidono poi sul lavoro”.

A questo punto non resta che vivere l’evento, di cui daremo tutti i riscontri su automoto.it, ricordando che la App di ADD è un must, per avere sempre tutto a portata di mano e votare anche nel caso di alcune premiazioni.

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