Atlantia, Autostrade, concessioni: tra politica e finanza

Atlantia, Autostrade, concessioni: tra politica e finanza
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  • di Luciano Lombardi
La possibile revoca delle concessioni autostradali continua a essere un tema hot che attraversa trasversalmente più di un comparto
  • di Luciano Lombardi
14 gennaio 2020

Prima notizia: la Commissione europea non interverrà in alcun modo sui contratti di licenza che assegnano ad Autostrade per l'Italia la concessione a gestire la rete autostradale del Paese.

Lo ha fatto sapere in una nota con una dichiarazione espressa senza mezzi termini: “è una questione italiana” il laconico commento in risposta alla richiesta di un gruppo di investitori del gruppo Atlantia, di cui Aspi fa parte, di bloccare la misura del decreto Milleproroghe che va proprio nella direzione di revocare le concessioni all'azienda, dopo averla definita “pericolosa” per la certezza del diritto e la libera circolazione di capitali.

Dalla politica alla finanza

Su un altro fronte, che ha comunque a che fare con la politica, ma vede al centro la finanza, Il Sole 24 Ore questa mattina ha dedicato una posizione di primo piano alla notizia che Ugo de Carolis, amministratore delegato di Aeroporti di Roma (AdR) e pertanto uno dei top manager di Atlantia, che ne detiene il controllo pressoché totale (99,38 per cento), ha venduto il suo pacchetto di azioni del gruppo, per controvalore lordo di 573.000 euro.

Il fatto che la vendita sia avvenuta soltanto poche ore prima che l'agenzia Fitch abbassasse il rating sul debito di Atlantia e delle controllate solleva più di un sospetto che il manager abbia agito dopo essere entrato in conoscenza di qualche informazione riservata sul futuro delle concessioni.

Magari le stesse in possesso delle agenzie sebbene abbiano ufficialmente dichiarato di aver rivisto al ribasso il loro giudizio in previsione (quindi una supposizione) di una riduzione degli indennizzi per i concessionari in caso di revoca della concessione, rispetto a quanto previsto nelle convenzioni già firmate con lo Stato. Ma poiché, ad oggi, la concessione non è stata ancora revocata...

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