Audi Roadjet Concept

Audi Roadjet Concept
Pubblicità
Arriva a Detroit con un cambio DSG a 7 marce, sterzo attivo e molto altro!
9 gennaio 2006

Poteva mancare a Detroit una nuova concept car con gli anelli? Certamente no e infatti Audi si presenta al più importante Salone del mercato nordamericano con un inedito studio di vettura a quattro porte con portellone, che sembra voler sviluppare ulteriormente quel delicato equilibrio di sportività, comfort e tecnologia che ha fatto la fortuna del marchio tedesco negli ultimi anni.

DSG a sette marce e sterzo attivo!
Lunga 4,70 metri, larga 1,85 metri e alta 1,55 metri, la vettura presenta le dimensioni tipiche di una berlina del segmento D, ma si varatterizza per la forma a due volumi, proponendosi come una sorta di crossover basata su una contaminazione tra gli ementi tipici di una station wagon con altre caratteristiche tipiche degli MPV e delle coupè. Il passo, poi, misura 2,85 metri, a tutto vantaggio dell'abitabilità interna, particolarmente generosa.

Dal punto di vista stilistico, comunque, la vettura non può definirsi rivoluzionaria, puntando piuttosto su un'ulteriore evoluzione dei canoni stilistici tipici della casa. Le novità più succose, così si trovano sotto la carrozzeria, a partire da un V6 di 3.2 litri a benzina dotato di iniezione diretta FSI e capace di sviluppare 300 CV a 7.000 giri e 330 Nm di coppia a 4.500. Questo propulsore costituisce un significativo sviluppo dell'unità già montata su diversi modelli di serie con 255 CV, rispetto alla quale si differenzia per alcune importanti innovazioni, tra cui un inedito sistema che varia l'angolo di apertura delle valvole in funzione del regime di rotazione, consentendo di ottenere una maggiore potenza, una coppia distribuita in modo più uniforme e un comportamento più sportivo. Il tutto è abbinato abbinato ad un cambio DSG a sette marce, altra novità di assoluto interesse per Audi. A questo riguardo, va ricordato come un DSG a sette marce sia stato adottato già sulla Bugatti Veyron: è lecito dunque ipotizzare che l'esperienza maturata con questa supersportiva venga travasata a breve anche sui modelli più sportivi con gli anelli, come sembra dimostrare questa concept car.

La trazione, naturalmente, è integrale permanente, con distribuzione 40/60 tra anteriore e posteriore (ma è possibile indirizzare fino all'80% della coppia ad uno qualsiasi dei due assali, in funzione dell'aderenza), mentre la direzionalità è assicurata da un inedito

 

sistema di sterzo attivo, che varia il raggio di sterzata in funzione della velocità. Il sistema permette una guida più regolare durante la guida ad alta velocità in autostrada attraverso un rapporto più indiretto abbinato alla stabilità direzionale che resiste ai lievi spostamenti. Viceversa, in caso di guida sportiva della Roadjet su strade tortuose, un rapporto più diretto, che permette un'elevata precisione di sterzata e una risposta più rapida, rappresenta la soluzione ideale.

Un'altra nuova funzione è costituita dagli ammortizzatori regolabili elettronicamente che coprono un'ampia gamma di caratteristiche che vanno da un molleggio comfort ad una stabilità di marcia di impronta sportiva.

L'accelerazione da 0 a 100 avviene in soli 6,4 secondi, mentre la velocità massima è autolimitata a 250 km/h; il tutto con un consumo dichiarato di soli 10,4 litri per 100 km.

Infine, il sistema "Drive Select" consente, con un unico comando, di scegliere tra tre tarature (dynamic, comfort e sport) di motore, trasmissione, sterzo e sospensioni, personalizzando così la vettura in funzione del percorso e delle preferenze di guida del momento.

Se le auto si "parlano"
Un'altra innovazione di assoluto rilievo riguarda un sofisticato sistema di comunicazione "car-to-car" che promette grandi risultati in materia di informazioni sul traffico e sicurezza. Il sistema, basato su dei nuovi protocolli tecnologici che dovrebbero diventare uno standard comune per tutti i produttori di Europa, Nord America e Asia, consente lo scambio di informazioni tra i sistemi elettronici delle diverse auto, senza dover dipendere necessariamente da un server centrale (e quindi senza dover aggiornare quest'ultimo prima di ricevere le informazioni necessarie sulla propria auto). Un esempio? In caso di incidente la vettura coinvolta il veicolo in panne trasmetterà un segnale di avvertenza che, grazie alla rete stabilita con il sistema di navigazione di bordo del veicolo, segnalerà anche la posizione del pericolo. Un'opportuna segnalazione appare
simultaneamente sugli schermi di navigazione dei veicoli che sopraggiungono, indicando la posizione dell'incidente e riducendo così sensibilmente il rischio di una possibile collisione.

Dedicato in modo più specifico al comfort dei passeggeri, invece, è il sistema di amplificazione automatica della voce dei passeggeri, che consente loro di conversare tranquillamente anche alle alte velocità, quando i rumori di fondo normalmente impongono di alzare il tono della voce.

Chi siede dietro, invece, può contare anche su due schermi TV ricavati dietro i poggiatesta anteriori e perfino su una... macchina per il caffè espresso, integrata nel bracciolo centrale e completa di serbatoio per l'acqua, 4 stabili porta-tazze e accessori.

E ancora, la Roadjet Concept non presenta le tradizionali alette parasole, sostituite dall'applicazione della tecnologia Vari-Light lungo il bordo superiore del parabrezza. Grazie a questa tecnologia, il grado di trasparenza del vetro e, di conseguenza, l'attenuazione della luce, possono essere variati elettricamente, consentendo così al guidatore di prevenire effetti abbaglianti indesiderati.

Insomma, con questa Roadjet Concept Audi sembra davvero aver mostrato il futuro dei propri modelli e - almeno in parte - dell'automobile in generale. Un futuro, aggiungiamo, davvero molto promettente!

Pubblicità