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L’abbiamo già conosciuta in versione Avant, ma oggi ci concentriamo sulla Audi S6 e-tron Sportback, la variante più sportiva ed elegante della nuova gamma elettrica di Audi. Non è la classica berlina, ma una fastback moderna ispirata agli anni '60, con una coda spiovente che strizza l’occhio alla tradizione e all’aerodinamica. Questo design non è solo un vezzo estetico: rispetto alla versione Avant, la Sportback guadagna fino a 36 km di autonomia nel ciclo WLTP, grazie a un Cx migliorato. Un bonus che, per un'elettrica da 675 km dichiarati, può fare la differenza.
Questa versione S si distingue per il look sportivo, con cerchi da 21" non troppo carenati che lasciano intravedere un impianto frenante con pinze rosse marchiate “S”. Il frontale riprende i tratti tipici dell’elettrica Audi: fari sdoppiati, calandra chiusa, radar integrato e air curtain funzionali. Sotto il cofano, il powertrain dual motor da 551 CV consente uno 0-100 in meno di 5 secondi, pur mantenendo un’autonomia di 675 km dichiarati. Peccato che nella guida sportiva reale questa cifra si riduca notevolmente. Buona la ricarica fast, che supera i 200 kW, garantendo oltre 300 km in appena 10 minuti.
Tra gli elementi più controversi della S6 e-tron ci sono i retrovisori digitali, sostituiti da telecamere laterali. In teoria migliorano l’efficienza, ma in pratica sono poco intuitivi. Il display sul lato sinistro dell’abitacolo, per esempio, non è orientato in modo naturale verso il conducente: il cervello è costretto a rielaborare l’inquadratura per capire la reale distanza degli oggetti. Se da un lato si può fare l’abitudine, dall’altro il beneficio aerodinamico si scontra con un'esperienza d’uso poco immediata, soprattutto nei primi chilometri.
La scelta di adottare una linea discendente sul retro, seppur efficace sul piano del design e dell’efficienza, penalizza la visibilità posteriore. Il lunotto inclinato e i tre poggiatesta posteriori impediscono quasi completamente l’uso dello specchietto centrale. Se in fase di parcheggio ci si può affidare alle numerose telecamere, durante la guida la mancanza di visuale diretta rappresenta un limite tangibile alla sicurezza passiva. Un compromesso che potrebbe non piacere a chi predilige una visione chiara e diretta di ciò che avviene dietro l’auto.
Dentro, l’ambiente è tecnologico e raffinato: volante con tasti a sfioramento, doppio display digitale, sedili traforati ventilati e riscaldati, e il classico tetto panoramico Audi. Tuttavia, non mancano alcune criticità: i materiali delle portiere posteriori, per esempio, risultano meno curati, con plastiche rigide nelle zone inferiori e solo un rivestimento in Alcantara sul poggiagomito. Lo spazio a bordo è buono nonostante il pavimento rialzato dalle batterie, ma qualche dettaglio stona rispetto all’alta qualità generale.
Alla guida, la nuova S6 e-tron conferma la classica filosofia Audi: è precisa, stabile, potente, ma non particolarmente coinvolgente. In modalità Dynamic, la risposta è brillante, ma lo sterzo non diventa mai veramente affilato. Il baricentro basso favorisce la tenuta, ma i 2.400 kg di massa si fanno sentire in frenata e nei cambi di direzione. Interessante il suono artificiale generato dalle casse, utile per restituire la percezione della velocità, ma non troppo invadente. In sintesi, una gran turismo elettrica ben costruita, ma con alcuni compromessi che possono far discutere.
Audi
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