Auto “grossa” uguale tassa extra: M5S la gradisce fino a 2.500 euro ma la riscossione è lenta

Auto “grossa” uguale tassa extra: M5S la gradisce fino a 2.500 euro ma la riscossione è lenta
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Il Movimento appoggia il cosiddetto Malus per i veicoli più inquinanti e propone di estenderlo. Quasi 78mila automobilisti hanno già pagato, 102 milioni di euro, ma nel biennio molti incassi per l'erario non sono ancora pervenuti
9 aprile 2021

A molti amanti dei motori e delle auto potenti non piace, altri invece lo lodano perché utile alle casse dello Stato. È il contributo detto ‘malus’ per auto con emissioni oltre i 160 grammi di CO2 per chilometro. Nei palazzi della politica a Roma si discute per massimizzarne la riscossione, non ancora funzionante a dovere. Almeno se oggi contiamo il contributo versato per il biennio marzo 2019-marzo 2021: circa 102 milioni di euro. Sono 77.500 i proprietari di nuove auto banalmente definibili “grosse” anche se non sempre è così, che hanno versato il dovuto all’erario. Contro i circa 300mila veicoli coinvolti, per un gettito previsto ben superiore (addirittura mezzo miliardo di euro).

Alcuni deputati del Movimento 5 Stelle spingono allora per andare avanti con l’idea del “chi più inquina più paga” senza perdere tempo. Altri invece apprezzano il taglio che lima l'ecotassa lasciandola solo per auto con emissioni più elevate, oltre i 190 grammi di CO2.

I proventi del malus che mediamente i sostenitori dicono riguardare auto "costose" servirebbero poi a ri-finanziare gli incentivi a esaurimento, per chi acquista auto elettriche o ibride. “È giusto che chi ha la possibilità di acquistare un'auto ad alto impatto sull'ambiente di valore superiore ai 50.000 euro paghi anche una tassa che va dai 1.500 ai 2.500 euroricordano dal Movimento.

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