Auto in officina: per le autoriparazioni in Italia tengono i volumi ma i prezzi scendono

Auto in officina: per le autoriparazioni in Italia tengono i volumi ma i prezzi scendono
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Trend calante in autunno per i prezzi delle autoriparazioni nelle officine del Bel Paese, contrariamente al resto d’Europa (e non è un bene)
14 novembre 2018

Come vanno le autoriparazioni in Italia? Non certo benissimo, specialmente se si parla delle piccole realtà, indipendenti. Come vi avevamo segnalato qui, su Automoto.it in occasione del decennale MiRo (consorzio AsConAuto milanese) e in altre argomentazioni sul tema Aftermarket automotive, non solo la complessità tecnica rende meno agevole di un tempo il lavoro dell’autoriparazione, per diagnosi e gestione sistemi o ricambi “intelligenti” ma anche la stessa manodopera nazionale è meno retribuita che nel resto di Europa.

Gli automobilisti potrebbero non preoccuparsene ma dovrebbero, se si pensa a cosa accade quando il potere di un settore, l’intera filiera o quasi, come per l’Aftermarket auto legato ai colossi che le progettano, si concentra anziché rimanere diluito tra molti operatori, liberi.

Se la maggioranza degli autoriparatori italiani dichiara che i volumi di lavoro e i prezzi restano su livelli definibili “normali”, quelli che indicano livello dei prezzi troppo basso lamentandosi sono quasi il 20%, secondo l'Osservatorio Autopromotec di ottobre 2018. Il trend da inizio anno conferma il ribasso, anche per il livello di attività, sebbene in questo caso la differenza è maggiore, tra chi lamenta un calo (18%) e chi invece ne ha tanto, di lavoro (12%). Per il breve termine quindi quello che “sentono” gli addetti ai lavori non è un calo di attività assoluta nelle officine (già decimate, quelle ufficiali iscritte all'Albo, negli ultimi decenni) ma una pur lieve riduzione dei margini, in contrasto con altre nazioni europee.

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