Autostrade, aut aut di Gualtieri: «Riduzione pedaggi o revoca»

Autostrade, aut aut di Gualtieri: «Riduzione pedaggi o revoca»
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Daniele Pizzo
Il ministro dell’economia in TV detta la linea della trattativa Governo-Aspi. Intanto nel genovese sono quasi 100 le gallerie che necessitano di manutenzione urgente
1 giugno 2020

Autostrade per l’Italia dovrà accettare la riduzione dei pedaggi proposta dall’Autorità di regolazione dei Trasporti oppure il Governo andrà avanti con la procedura di revoca della concessione avviata dopo i fatti del Ponte Morandi.

E’ quanto ha riferito il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nel corso della trasmissione televisiva In mezz’ora su Rai 3. «Serve innanzitutto un’accettazione del regime tariffario, poi si valuterà se ci saranno le condizioni per una soddisfacente, per il bene comune, soluzione transattiva. Altrimenti la procedura di caducazione è ancora in corso ed è un’opzione sempre disponibile, che lo Stato sta valutando con grande attenzione», ha spiegato il titolare di via XX Settembre.

Per Gualtieri il dovere del Governo è quello di far sì che «le grandi infrastrutture, che sono infrastrutture del Paese e un bene comune, siano gestite in modo efficiente, che ci siano investimenti, che ci sia la manutenzione e che si rispetti e si adotti il nuovo regime tariffario che l’Autorità indipendente ha predisposto e ha varato», aggiungendo sempre in merito al caso Aspi che «abbiamo avuto condizioni eccessivamente favorevoli ai concessionari».

L’intesa tra l’esecutivo e Atlantia che si sta cercando dall’indomani della tragedia del 14 agosto del 2018, stando agli ultimi sviluppi, prevederebbe secondo notizia ancora non ufficiali una riduzione delle tariffe al casello che potrebbe andare dal 5 al 10%, una riduzione della quota dei Benetton attraverso Atlantia (la holding che controlla Autostrade) dall’88% odierno al 30% e l’ingresso nella proprietà di una partecipazione pubblica tramite Cassa Depositi e Prestiti e il fondo infrastrutturale F2i. In aggiunta ci sarebbe una penale di 3 miliardi di euro come compensazione per il crollo del Ponte Morandi.

Intanto in Liguria proseguono i controlli sullo stato delle gallerie della regione. Pare che siano oltre 100 i tunnel da controllare e su buona parte i controlli congiunti di Ministero dei Trasporti e concessionario hanno rilevato uno stato di degrado critico e difetti di costruzione in moltissime infrastrutture.

Rimangono per questo motivo chiusi l'allacciamento A7/A12, sulla A7 Serravalle-Genova il tratto compreso tra Genova Bolzaneto e Genova ovest verso Genova e la stazione di Busalla in entrata verso Milano, mentre sulla A26 Genova Voltri-Gravellona Toce tratto compreso tra l'allacciamento con la A10 Genova-Savona e Masone, verso Gravellona Toce.

Problemi anche in molte gallerie su A10 Genova-Savona che collega poi con l’Autofiori e il Sud della Francia e la A12, Genova-Livorno-Rosignano, una situazione che taglia quasi fuori Genova e gran parte della Liguria dalla rete autostradale alla vigilia della riapertura degli spostamenti tra regioni del 3 giugno e minaccia la ripartenza del turismo nella regione perché si rende necessario la chiusura delle gallerie e l’avvio di numerosi cantieri.

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