Belluno, Prefettura annulla tutte le multe autovelox del 2024: Altvelox parla di “resa istituzionale”

Belluno, Prefettura annulla tutte le multe autovelox del 2024: Altvelox parla di “resa istituzionale”
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Sì, avete letto bene: tutte le multe del 2024 sono state archiviate
21 ottobre 2025

Tutte le multe autovelox emesse nel 2024 nei Comuni di Belluno, Colle Santa Lucia, Cencenighe Agordino, Livinallongo del Col di Lana e San Tomaso Agordino sono state archiviate dalla Prefettura di Belluno, senza una motivazione formale. È quanto emerge da una nota diffusa dall’associazione Altvelox, che difende centinaia di automobilisti nei procedimenti ex art. 203 del Codice della Strada.

Secondo quanto riferito dall’organizzazione, la Prefettura avrebbe lasciato decorrere i termini di legge previsti dall’articolo 203 del Codice della Strada e dalla legge 241/1990, facendo così scattare il meccanismo del “silenzio-assenso”: trascorsi 210 giorni senza risposta, il ricorso del cittadino si considera accolto e la sanzione decade automaticamente. Il risultato è l’annullamento in blocco di tutte le multe oggetto dei ricorsi, ma senza alcuna pronuncia nel merito.

Altvelox: “Una resa istituzionale, la Prefettura si nasconde dietro il silenzio”

Per l’associazione Altvelox, la decisione della Prefettura rappresenta una “resa istituzionale”: “il Prefetto ha scelto di non assumersi la responsabilità di un atto di annullamento motivato, preferendo nascondersi dietro il silenzio amministrativo”, dichiara Gianantonio Sottile Cervini, presidente dell’associazione.
È una condotta che mina la fiducia dei cittadini e svuota di significato il principio di legalità.

Altvelox denuncia che i verbali in questione – emessi attraverso sistemi di rilevazione elettronici installati e gestiti dalle Polizie Locali dei vari Comuni – erano già stati formalmente contestati per presunte irregolarità e mancanza di omologazione.

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Un decreto “illegittimo” e un ricorso al Presidente della Repubblica

Già nei mesi scorsi, l’associazione aveva presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro il decreto prefettizio emanato ai sensi dell’art. 4 del D.L. 121/2002, che autorizzava l’uso dei dispositivi autovelox in quelle aree.

Secondo Altvelox, il decreto sarebbe manifestamente illegittimo, in quanto adottato senza istruttoria e in assenza di dati ufficiali sull’incidentalità, oltre che privo delle verifiche di conformità previste dagli articoli 45 e 192 del Codice della Strada. In questo modo, sarebbero stati impiegati strumenti non omologati e dunque potenzialmente illegali.

Abbiamo assistito a un comportamento che smentisce lo spirito della legge” prosegue Sottile. “L’autorità che dovrebbe garantire la correttezza dei procedimenti si è sottratta al suo dovere di trasparenza, lasciando decadere le multe senza una motivazione formale. È un precedente gravissimo.

Verso una segnalazione al Ministero e alla Corte dei Conti

Altvelox ha annunciato che presenterà una segnalazione al Ministero dell’Interno e alla Corte dei Conti, per accertare eventuali responsabilità amministrative e contabili legate alla gestione dei procedimenti. L’associazione chiederà inoltre all’Ispettorato per la Funzione Pubblica di avviare verifiche sull’operato della Prefettura di Belluno.

La vicenda apre uno scenario inedito per la provincia di Belluno e non solo. L’archiviazione di tutte le sanzioni autovelox del 2024 senza una motivazione esplicita rischia infatti di diventare un precedente amministrativo rilevante, alimentando il dibattito sulla trasparenza dei procedimenti sanzionatori e sulla legittimità dei sistemi di rilevazione elettronica impiegati dai Comuni italiani.

Quando la pubblica amministrazione tace, non è neutrale” conclude Sottile. “È complice di un sistema che preferisce cancellare le prove piuttosto che affrontare la verità dei fatti. A Belluno, il silenzio del Prefetto vale più di mille verbali: è la conferma che quelle multe non dovevano mai essere emesse.

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