Blancpain Endurance Series 2016, Monza: l’Autodromo Nazionale e le GT vanno alla grande

Blancpain Endurance Series 2016, Monza: l’Autodromo Nazionale e le GT vanno alla grande
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Ottimo fine settima di motorismo sportivo per Monza, dove l’Autodromo Nazionale è tornato a recitare il proprio ruolo alla grande, senza personaggi fuori riga e nemmeno polemiche: solo un intenso rombo di poderosi motori per tante gare, il colpo d’occhio di oltre 150 splendide vetture GT e 22.000 presenze registrate (+ 10% da 2015).
24 aprile 2016

Quando non te lo aspetti ecco una piccola sorpresa positiva, in termini di risposta di operatori e pubblico. Parliamo del weekend motoristico forse tra i più vivi dell’ultimo anno per Monza, F1 e Rally a parte. Non siamo tornati ai fasti delle corse di un tempo irripetibile ma un piccolo segno di ripresa si è notato, non purtroppo su tutte le tribune, ma di certo lungo i viali principali, ben affollati, i paddock e i box. La Coppa Endurance della Blancpain GT Series 2016 debutta bene per se stessa e per Monza, nonostante non ci siano ad animare l’ambiente personaggi di spicco popolare o extra settore, come accade in altre manifestazioni e talvolta anche nella BES, come quando a Monza nel 2012 corse anche Valentino Rossi. Quelle di ieri e oggi sono semplicemente state lunghe gare, avvincenti, con il top nella tre ore endurance, che ha creato interesse per l’oggettiva bellezza e varietà delle vetture e del contenuto sportivo, competitivo e anche di spettacolo. Se il pubblico contato è in crescita dopo molti anni, in griglia lo schieramento era addirittura quasi saturo con cinquantasette Gran Turismo dei marchi più prestigiosi al via della BES 2016, per circa 170 piloti di tutto il mondo. Nei paddock, il cui accesso pedonale era libero, molta gente soprattutto intorno alle strutture di casa Lamborghini, con le mitiche vetture di Sant’Agata bolognese che facevano bella mostra di se in tutte le attuali versioni, pistaiole in primis ma anche stradali.

Tre ore

La cronaca di gara vede partire Parte in testa la Mercedes AMG n° 84 HTP Motorsport pilotata dall’austriaco Dominick Bauman, autore della pole. Al termine del primo giro, seguono nell’ordine la Nissan dello spagnolo Ordonez (Academy Team), la Bentley dell’altro spagnolo Soucek (M-Sport), la Ferrari Black Pearl Racing del tedesco Keilwitz e la Ferrari AF Corse con il giapponese Motoaki. Undicesima la McLaren 6560 S (Garage 59) guidata dall’inglese Rob Bell che in soli quattro giri recupera poi cinque posizioni. Una lotta continua per altri dieci giri circa con la Ferrari che scala posizioni fino a tallonare la Mercedes capofila, mentre l’altra rossa, quella della AF Corse guidata nel terzo stint da Giancarlo Fisichella, perde posizioni scendendo oltre la 30° piazza. Le nere Mercedes e Ferrari girando più volte sotto il minuto e cinquanta guadagnano terreno, mentre dietro è la McLaren di Bell a recuperare maggiormente. Circa trentatré giri e cominciano i pit stop, con cambio pilota: la McLaren è la più rapida ritrovandosi in testa, seguita dalla Mercedes e le due macchine manterranno quindi le posizioni fino al termine. La prima Ferrari, in mano all’inglese Parrow, perderà terreno uscendo dalla top-10, mentre è Bontempelli a risalire con la rossa AF Corse fino alla 20° posizione, come recupera anche la Ferrari Kessel Racing, affidata a Bonacini. Passando altri giri la McLaren allunga, anche sulla Mercedes, mentre entra in gara Fisichella al 25° posto: subito giro veloce poco sopra 1’48” e recupero di circa quindici piazze giungendo decimo e 2° di classe sotto la bandiera. Nell’ultima mezz’ora la Mercedes prova a metter pressione sulla McLaren, invano: la vettura inglese vince alla media di 185.0 Km/h. Terza la Bentley, staccata di quasi trenta secondi, quarta la Nissan e quinta la Ferrari Kessel.

Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa

Vere protagoniste per numero di vetture in pista ma anche di spazio e interesse nei paddock, le vetture Lamborghini hanno calamitato gli sguardi di molti. In Gara 1, sabato, vittoria del giovane rookie danese Dennis Lind, con il team Raton Racing, in Gara 2 è successo per il binomio PRO-AM del team Konrad Motorsport composto dai transalpini Nicolas Armindo e Henry Hassid, agevolati anche da un doppio intervento della Safety-car che ha decisamente rimescolato le carte. Una Gara 2 ricca di soprese, che ha anche confermato al top l’equipaggio della Orange 1 Team Lazarus formato dai due italiani Nicola De Marco e Fabrizio Del Monte, nuovamente secondi assoluti e in quest’occasione primi della classe PRO. Weekend positivo anche per l’equipaggio under20 del team Antonelli Motorsport composto da Andrea Fontana e Lorenzo Veglia, all’esordio nel monomarca riservato alle vetture della Casa di Sant’Agata Bolognese, terzi assoluti davanti al poleman Harald Schlegelmilch (Artline Team Georgia). Nella classe AM la vittoria è andata a Raffaele Giannoni, portacolori del team Automobile Tricolore, mentre nella Lamborghini Cup è stato l’inglese Tim Richards (Toro Loco) a mettere tutti dietro. In pista anche l’ex-pilota di F1 Nicola Larini, alla sua prima nel Super Trofeo Europa con la Petri Corse: due noni posti.

Nicolas Armindo #10 - Konrad Motorsport (primo assoluto - classe PRO-AM): “Abbiamo avuto un ottimo passo durante tutto il weekend e alla fine io ed Hassid siamo stati premiati con questa vittoria, frutto anche di un’attenta strategia. Trattandosi del mio debutto nel Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa, non potevo puntare a ottenere di più”.
Fabrizio Del Monte #26 - Orange 1 Team Lazarus (primo classe PRO): “De Marco ha fatto una grande ripartenza dopo la prima safety car e comunque siamo stati sempre tra i più competitivi. Lo dimostra il fatto che abbiamo anche fatto segnare il giro più veloce in Gara 2. Diciamo che in questa occasione gli altri sono stati però un poco più fortunati”.
Raffaele Giannoni #96 - Automobile Tricolore (primo classe AM): “Finalmente una bella gara per me, ricca di sorpassi. Avere lottato anche con i PRO-AM, concludendo tra i primi quindici, rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio”.
Tim Richards #28 - Toro Loco (primo classe Lamborghini Cup): “È stata una gara straordinaria, molto combattuta. Sono contento, perché il livello del campionato quest’anno è straordinario. Ci sarà sicuramente da divertirsi…”.

F. Renault 2.0 Northern European Cup

Se la gara del sabato è andata al francese Dorian Boccolacci (Tech 1 Racing), quella domenicale è vincente per il belga Max Defourny, partito dalla pole position: il pilota del Team R-ace GP ha rintuzzato gli attacchi iniziali dell’indiano Jehan Daruvala (Josef Kaufmann Racing) indisturbato poi fino al termine. Dietro di lui tanti avvincenti duelli per le rimanenti posizioni del podio. Protagonisti con Daruvala principalmente il britannico Will Palmer (R-ace GP) e, soprattutto, il suo connazionale Lando Norris, autore di una gara spregiudicata. Arriveranno in quest’ordine, Daruvala – Palmer – Norris, precedendo Boccolacci.

GT4 European Series Competition

GT4 Maserati
GT4 Maserati

Doppietta Maserati: se il sabato Anselmi e Sernagiotto vincono, mentre è incerto sino alla bandiera il finale di Gara 2, con Safety car a dieci minuti dalla fine. Romain Monti è rimasto in testa con la sua Maserati Trofeo MC ma alla ripartenza viene superato dalle Chevrolet Camaro di Duncan Huisman e di Jelle Beelen. Nel corso dello stesso giro, il ventesimo, si blocca in zona pericolosa la Bmw M3 di Tim Coronel e viene esposta la bandiera rossa. Classifica stabilita quindi al giro precedente con vittoria di Monti, secondo posto per Huisman e terzo per Beelen.

Luca Anselmi (Villorba Corse) – vincitore gara 1: “Sono molto contento di questo risultato. Ero alla mia prima gara in un campionato GT e ho impiegato poco tempo per prendere confidenza con la vettura, che reputo molto competitiva per questo campionato. Ringrazio tutto il team e il mio compagno di vettura, Giorgio”.
Giorgio Sernagiotto (Villorba Corse) – vincitore gara 1: “E’ sempre un piacere legare il mio nome a quello di Maserati. Sono orgoglioso di aver centrato un successo al debutto: è un ottimo inizio di stagione con questo fantastico team”.
Romain Monti – vincitore gara 2: “Ringrazio Maserati per avermi dato quest’opportunità. La vettura è molto veloce e competitiva. Sono felice di aver vinto ancora una volta con questo marchio. Alla ripartenza dopo la safety car non sono riuscito a difendere la prima posizione, gli avversari erano più veloci nei rettilinei. Poi è arrivata la bandiera rossa che mi ha consegnato la vittoria”.

Huracàn LP 610-4

Tra le auto che Lamborghini esponeva e illustrava a pubblico e propri ospiti, spaziando da quelle in gara con allestimento Trofeo GT3 sino alla Aventador, può capitare agli ospiti della Casa di poter saggiare con un test-drive le doti della nuova Huracàn. Noi stessi abbiamo potuto meravigliarci dell’attuale stato di perfezione della coupé Lamborghini V10 che impressiona infinitamente di più al volante che da ferma, nonostante uno stile inimitabilmente grintoso e dettagli maniacali a 360°. Seduta regolabile al millimetro, elettricamente, anche per le zone lombari, ergonomia vicina alla perfezione, incrociando sportività estrema con necessità stradali e tre driving mode per gestirne le prestazioni. Una volta in movimento precisione di sterzo, frenata e cambiata (doppia frizione, con sette rapporti) sono in grado di ridimensionare qualunque vettura sportiva ma non super quanto una Lamborghini. La forma molto classica delle bocchette aria e dei molti tasti di comando, in fila orizzontale da usare come fossero interruttori di un tempo, stride con il cruscotto a display 12,3’’ e le tecnologie di assistenza alla guida che rendono la Huracàn LP 610-4 conducibile, pacatamente e in sicurezza, quasi da chiunque. La visibilità per chi superi il metro e ottantacinque non è propriamente ottimale ma telecamera, trazione integrale, un cambio eccellente dal carattere mutevole (a comando) e controlli di stabilità, con anche una funzione di innalzamento sospensioni (magnetoreologiche) per non grattare il fondo, rendono questa Lamborghini tanto divertente dove sia concesso quanto sicura, dosando il gas secondo i limiti di contesto e conducente. Certo in strada non si può sfruttarne la potenza, ma goderne andando in scioltezza sì, senza tutto lo stress o certi sacrifici di altre supercar peraltro non più prestanti. Solo il sound è semplicemente da paura e tale rimane anche al minimo, unito alle linee taglienti di tradizione Lamborghini.

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Lamborghini Huracán Coupé
Lamborghini

Lamborghini
Via Modena, 12
Sant'Agata Bolognese (BO) - Italia
051 6817611
https://www.lamborghini.com/it-en

  • Prezzo da 237.500
    a 312.368 €
  • Numero posti 2
  • Lunghezza da 455
    a 457 cm
  • Larghezza da 193
    a 194 cm
  • Altezza da 116
    a 122 cm
  • Bagagliaio 100 dm3
  • Peso da 1.525
    a 1.550 Kg
  • Segmento Coupé
Lamborghini

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