Bonanomi, Audi: «Vincere la Le Mans 2014? Perché no, noi diamo il 110% e poi vedremo»

Bonanomi, Audi: «Vincere la Le Mans 2014? Perché no, noi diamo il 110% e poi vedremo»
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Emiliano Perucca Orfei
Abbiamo parlato con Marco Bonanomi dell'impegnativa gara che lo aspetta: la 24 Ore di Le Mans, che quest'anno mette l'Audi a confronto con degli avversari più che mai agguerriti
13 giugno 2014

Le Mans - C'è un italiano che corre in un top team nella 24 Ore di Le Mans 2014. Si chiama Marco Bonanomi ed assieme a Filipe Albuquerque ed Olivier Jarvis farà di tutto per contendere a Toyota e Porsche la vittoria in quella che può essere considerata una delle tre corse più belle e prestigiose al mondo (le altre sono il Gp di Montecarlo F1 e la Indycar 500, ndr). L'abbiamo incontrato in occasione della conferenza stampa di presentazione dei team Audi a poche ore dal via della corsa. Ecco cosa ci ha detto.

Che effetto fa essere l'unico italiano in un top team nel contesto di una top-race come questa?
«E' una grande opportunità, che ho avuto anche nel 2012. Quest'anno abbiamo un progetto diverso, con qualche possibilità in più in termini di vittoria. Quindi speriamo in un gran risultato. In ogni caso ci tengo a sottolineare che sono l'unico italiano in P1 ma nel GT c'è anche gente come Bruni e altri che vanno fortissimo e meritano grandi successi».

L'obiettivo è ovviamente quello di vincere e per questo tireremo il più possibile per tutto l'arco della gara. Ogni momento può succedere qualcosa, come avete visto nelle prove con Duval prima e Di Grassi poi il rischio è dietro l'angolo


Quindi punti alla vittoria?
«L'obiettivo è ovviamente quello di vincere e per questo tireremo il più possibile per tutto l'arco della gara. Ogni momento può succedere qualcosa, come avete visto nelle prove con Duval prima e Di Grassi poi il rischio è dietro l'angolo. Noi andiamo al massimo e poi vediamo nel corso della gara».


Come vedi le rivali?
«Sono forti ma ce l'aspettavamo. Quello che più ci preoccupa è l'autonomia negli stint di Porsche che quella di Toyota, visto che sembra riescano a fare un un giro in più con un pieno di carburante. Noi 13 loro 14. Questo per noi è un bel problema per quanto riguarda le strategie».


Qualche informazione in più?
«Toyota va forte sia nel long run che nel giro secco, mentre la Porsche ha guadagnato molto dalla seconda qualifica. La 919 Hybrid ha una ottima top speed, è veloce, ma non si capisce realmente quanto consumi le gomme».


Qual è la variabile più difficile di questa corsa?
«Beh, ce ne sono tante. Il meteo è certamente una di queste. Sabato ad inizio gara o di notte potrebbe piovere e se così fosse sarà dura. Ho fatto qualche test in questa condizione e non è bello, perché è rischioso e stressante mentalmente».

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