Caro assicurazioni al sud: il settore si ferma il 12 dicembre

Caro assicurazioni al sud: il settore si ferma il 12 dicembre
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Andrea Perfetti
  • di Andrea Perfetti
Concessionari di auto e moto, tassisti, meccanici, cittadini della Campania sono sul piede di guerra. I rincari RC mettono a rischio l’esistenza di molte attività. Il 12 dicembre la protesta arriva alla Procura di Napoli
  • Andrea Perfetti
  • di Andrea Perfetti
28 novembre 2012

Ora basta!

L’Associazione MO BAST!  sabato 24 novembre ha chiamato a raccolta numerosi concessionari auto e moto provenienti da tutte le zone della Campania per organizzare una forma pacifica, ma forte di protesta. Si è arrivati a un punto insostenibile per l’economia che ruota attorno alle auto e alle moto. Per molti esercenti la situazione è catastrofica.

Hanno partecipato anche i sindacati dei tassisti napoletani, spesso impossibilitati a portare avanti la loro attività a causa dei costi insostenibili delle polizze (i tassisti pagano in media 2.800 euro all’anno di sola RC). Presente anche il presidente dello SNA in rappresentanza degli agenti assicurativi, costretti alla chiusura di numerose agenzie. Imprenditori, commercianti, officine, tassisti e agenti uniti nella protesta contro un fenomeno allarmante, che rischia di azzerare alcune delle poche realtà produttive della regione.
Gli aumenti RC riguardano tutti i veicoli: moto, auto, taxi e persino i pullman. In Campania il premio annuale per quest’ultima categoria arriva a 25.000 euro per anno. Inevitabile interrompere l’attività di fronte a questi numeri.

Il 12 dicembre si replica in Procura a Napoli

La protesta non si ferma. La prossima mossa sarà presentare denunce in massa per aggiotaggio alla Procura di Napoli. Il 12 dicembre chiuderanno i negozi del settore auto e moto, di accessori, i meccanici, le agenzie assicurative. La protesta proseguirà poi sotto gli uffici della Regione Campania.

Moto.it e Automoto.it danno voce alla protesta dell’associazione perché credono sia giusto condividere il grido di allarme che arriva dal sud. Quest’anno il calo delle vendite si attesterà sul 50%, ma il trend negativo continua da almeno 4 anni. Colpa della crisi, certo, ma l’aumento dei premi delle assicurazioni in un momento di depressione economica allontana quei pochi che vorrebbero ancora comprare una moto o un’automobile.

In Campania il premio annuale per i pullman arriva a 25.000 euro per anno. Inevitabile interrompere l’attività di fronte a questi numeri

Rincari al sud

Del caro assicurazioni al sud vi abbiamo già parlato negli scorsi giorni. Nel meridione, in particolar modo in Campania, i premi sono mediamente molto più alti che nel resto d’Italia. Lo ha acclarato anche l’ISVAP. Andando ad analizzare i dati raccolti fino a luglio 2012, si vede come le province meridionali presentino nell’assoluta maggioranza dei casi prezzi medi di listino più elevati rispetto a quelli praticati nel settentrione, indipendentemente dai soggetti presi in esame dall’indagine, sia che essi siano automobilisti o motociclisti, neopatentati o guidatori esperti. Fra tutti spicca il caso di Napoli, che si rivela la provincia italiana con le assicurazioni più care d’Italia e con gli aumenti annuali più consistenti.

Le compagnie assicurative sono obbligate per legge a stipulare la polizza al cliente che ne faccia richiesta. Dal momento che però non ritengono sufficientemente remunerativo contrarre al sud, alzano i prezzi in maniera esponenziale così da scoraggiare in partenza i clienti, che arrivano a rinunciare alla stipula.

Le conseguenze sono facilmente immaginabili. In primo luogo aumenta infatti il numero di veicoli circolanti senza copertura assicurativa (o con documenti contraffatti). Secondariamente crollano le vendite di auto e moto nuove e le cessioni di veicoli usati. Il danno per l’economia locale è ingente e, come ci raccontano i responsabili dell’Associazione MO BAST!, sta spingendo diversi esercenti verso il fallimento e la chiusura.

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