Consultazioni: al Quirinale si va a piedi. Sparite le auto blu

La prima volta da presidente di Roberto Fico alla Camera dei Deputati, con il suo ormai celebre viaggio in autobus da Termini a Montecitorio, ha scatenato un putiferio. «Trovata mediatica», per i detrattori, «giusto segnale di modestia», per i sostenitori.

Ieri si è concluso il primo giro di consultazioni al Quirinale, con le delegazioni dei principali partiti convocati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il primo giro di colloqui per la formazione del nuovo Governo che, per la cronaca, non ha sortito l'esito sperato. 

Uno degli aspetti che ha attirato l'attenzione dei cronisti presenti (ne hanno scritto sia il Corriere della Sera che Il Messaggero) è stato il fatto che quasi tutte le delegazioni dei partiti sono giunte al Colle passeggiando.

Dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni alla delegazione del PD con in testa il segretario reggente Maurizio Martina, dal segretario leghista Matteo Salvini fino, ma era quasi scontato, al gruppo del Movimento 5 Stelle con il candidato premier Luigi Di Maio un passo avanti a tutti. Tutti a piedi dal Presidente, dunque, per dare un segnale di “vicinanza alla gente” (mai formula fu più abusata come in quest'ultima campagna elettorale), una novità che non è passata inosservata.

Tutti o quasi, perché Silvio Berlusconi a differenza di avversari ed alleati politici non ha rinunciato alla Volkswagen Passat blindata che utilizza per i suoi spostamenti romani. Il leader di Forza Italia attaccato alle tradizioni? Beh, forse, ma c'è da considerare che se tutti gli altri leader sono al massimo cinquantenni o giù di lì, l'imprenditore di Arcore, classe 1936, quest'anno compirà 82 anni, anche se in questi giorni così frenetici sembra in formissima come e forse più di prima.

Uno strappo al protocollo però Berlusconi l'ha fatto, lasciando il palazzo del Quirinale sul sedile del passeggero.