Coronavirus, controlli intensificati per Pasqua

Coronavirus, controlli intensificati per Pasqua
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Nel fine settimana di Pasqua, il Viminale ha disposto l'aumento dei controlli: fondamentale nel contenimento dei contagi è il fatto che non ci si muova verso le seconde case
10 aprile 2020

Il Viminale dispone l'aumento dei controlli nel weekend di Pasqua: per non vanificare gli sforzi fatti sinora nel contenimento dei contagi da Coronavirus nel periodo di quarantena, è stata emanata una direttiva ai Prefetti per intensificare i posti di blocco. Il timore è che, complici il fine settimana lungo e il bel tempo, in molti decidano di spostarsi verso le case di villeggiatura, nonostante non si tratti di movimenti autorizzati. È lo stesso motivo per cui, secondo le ultime indiscrezioni, il Governo avrebbe intenzione di prolungare il lockdown fino al 3 maggio, in modo tale da impedire movimenti per le festività del 25 aprile e del 1° maggio.

Nella direttiva, firmata dal capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno, Matteo Piantedosi, si legge che si stanno vedendo i «primi segnali di efficacia delle misure di contenimento». È quindi importante che questi provvedimenti siano pienamente operativi «in vista delle imminenti ricorrenze pasquali, tradizionalmente caratterizzate da un incremento dei flussi di traffico, in particolare sulle autostrade e sulle principali arterie di collegamento extraurbane del nostro Paese».

«È del tutto evidente - si legge nella circolare - che, nell'attuale contesto emergenziale, in applicazione delle specifiche disposizioni restrittive della libertà di circolazione, tuttora in corso di validità, non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico». Al riguardo, «al fine di confermare l'incisività delle misure di contenimento», si invitano i prefetti a «dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo sui movimenti che possono avere luogo in questo periodo, in modo da garantire un presidio del territorio diffuso e percepibile dalla cittadinanza».

In particolare, il Viminale sollecita la promozione di «ogni utile iniziativa per assicurare l'osservanza delle previste limitazioni riguardanti gli spostamenti all'interno dello stesso comune e tra località diverse, compreso il divieto di recarsi presso abitazioni differenti da quella principale, tra cui le seconde case utilizzate per le vacanze». Eventualità, questa, che appare tutt'altro che remota, visto che in diverse zone i controlli sono già stati intensificati dopo diverse segnalazioni da parte dei residenti dell'arrivo di villeggianti. È il caso, ad esempio, della Liguria: già durante lo scorso weekend erano stati istituiti posti di blocco ai caselli da Savona al confine con la Francia dopo che il traffico in autostrada dal Piemonte si era sospettosamente intensificato. 

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