Coronavirus, il CEO di Bosch avvisa: «Possibili conseguenze sulla filiera dell'auto»

Coronavirus, il CEO di Bosch avvisa: «Possibili conseguenze sulla filiera dell'auto»
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Volkmar Denner, CEO di Bosch, parla delle possibili conseguenze nel settore automotive dell'epidemia di Coronavirus in Cina
30 gennaio 2020

L'amministratore delegato di Bosch, Volkmar Denner, parla delle possibili conseguenze dell'epidemia di Coronavirus in Cina sulla filiera mondiale dell'auto: pur non avendo ancora riscontrato alcun problema sino ad ora, Denner ha fatto sapere che «se la situazione continuasse, la filiera potrebbe interrompersi. Ci sono previsioni secondo cui il picco dei casi potrebbe arrivare a febbraio, se non addirittura a marzo». 

Per il momento, diverse aziende, tra cui Toyota, hanno interrotto momentaneamente la produzione in Cina, prolungando il periodo di inattività oltre le festività di una settimana per il Capodanno cinese in attesa che l'emergenza Coronavirus vada scemando. Altri, come PSA, stanno invece lavorando al rimpatrio dei dipendenti stranieri di stanza in Cina, previo un periodo di quarantena. Ford, invece, ha richiamato i propri lavoratori locali in fabbrica per riconvertire dei Transit in ambulanze. 

Il Coronavirus ha mietuto finora 130 vittime, e si registrano casi di contagio anche nel settore dell'automotive. Due dipendenti della società di componentistica Webasto sono risultati positivi al virus: uno di questi, originario di Wuhan, si è recato per un viaggio di lavoro presso la sede centrale dell'azienda a Stockdorf, dove lavora abitualmente l'altra persona ammalatasi. Stando a quanto dichiarato in una nota stampa dell'azienda, i due malati «stanno bene, considerate le circostanze» e stanno ricevendo le dovute cure in ospedale. 

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