Dieselgate: multa da 1 miliardo di euro a Volkswagen

Dieselgate: multa da 1 miliardo di euro a Volkswagen
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Daniele Pizzo
Multa monstre per aver commercializzato i motori TDI con emissioni superiori al consentito. La Casa di Wolfsburg ammette le responsabilità e annuncia che non farà appello
14 giugno 2018

Il processo a Volkswagen da parte della procura di Braunschweig per lo scandalo "Dieselgate" arriva al capitolo finale con una maximulta da 1 miliardo di euro verso la quale il Gruppo di Wolfsburg non farà appello

La Casa tedesca si assume dunque tutte le responsabilità sulla vicenda dei 10,7 milioni di motori Diesel TDI dei tipi EA 288 (Gen3) commercializzati negli Stati Uniti e in Canada ed EA 189 venduti globalmente da metà 2007 fino al 2015 provvisti di un software in grado di nascondere i livelli di NOx superiori al consentito. 

La Casa tedesca ha fatto sapere che «secondo i risultati dell’indagine condotta dal pubblico ministero, compiti di monitoraggio sono stati violati nel reparto di sviluppo dei motori del gruppo nell’ambito dei test sui veicoli». 

«A seguito di un esame approfondito, Volkswagen AG ha accettato la sanzione e non presenterà ricorso contro di essa. Volkswagen AG, così facendo, ammette la propria responsabilità per la crisi del diesel e considera questo come un ulteriore importante passo verso il superamento di quest'ultimo. A seguito dell'ordinanza amministrativa che impone la sanzione, il procedimento di infrazione regolamentare attivo condotto contro Volkswagen verrà definitivamente chiuso. Volkswagen presume che tale chiusura del procedimento avrà anche significativi effetti positivi su ulteriori procedimenti amministrativi attivi in Europa nei confronti di Volkswagen AG e delle sue controllate», ha ammesso Volkswagen in una nota ufficiale.

Lo scorso anno nell'ambito del processo intentato negli USA dal Dipartimento di Giustizia contro la Casa tedesca per i motori Diesel con emissioni superiori alle norme nazionali, Volkswagen aveva patteggiato la pena per 4,3 miliardi di dollari

Intanto sempre la procura di Braunschweig sta accertando le responsabilità dell'ex ad Martin Winterkorn, accusato anche negli USA, mentre nei giorni scorsi la procura di Monaco di Baviera ha disposto perquisizioni in casa del numero 1 di Audi Rupert Stadler, ufficialmente indagato per frode e pubblicità ingannevole. 

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