Elettrico e guida autonoma per uscire dalla crisi. Ma Audi ammette: “Tesla è avanti”

Elettrico e guida autonoma per uscire dalla crisi. Ma Audi ammette: “Tesla è avanti”
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  • di Emanuele Pieroni
Markus Duesmann, CEO di Audi, l’ha candidamente ammesso parlando di come il mercato potrà risollevarsi dopo il coronavirus
  • di Emanuele Pieroni
29 luglio 2020

Audi prevede di raggiungere i livelli di vendita precedenti alla pandemia da Covid19 tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Lo ha detto il CEO del marchio tedesco, Markus Duesmann, indicando anche sviluppo e ricerca sul settore dell’elettrico e dei sistemi di guida autonoma come unico appiglio per provare ad uscire da una crisi che è oggettiva. “Ma in questo – ha anche aggiunto Duesmann in una intervista a Handelsblatt anticipata da Reuters – Tesla è una lepre: avanti di almeno due anni”. Non c’è competitività nelle sue parole, ma una presa di coscienza che i team di lavoro di Elon Musk potranno godere di un oggettivo vantaggio nel prossimo futuro, come dimostrano anche i dati di vendita che, a quanto pare, non hanno subito particolari flessioni come accaduto in questo ultimo periodo per tutti gli altri marchi. Merito, appunto, di uno sviluppo partito molto prima e concentrato su un solo settore, ma merito anche delle caratteristiche di tesla. “Loro – ha proseguito Musk – contano su auto costruite intorno alle batterie e non il contrario. Tesla è avanti di due anni in termini di architettura informatica e software e di guida autonoma”. Ma Audi sta cercando di accelerare il passo: “Stiamo in parte investendo nella crescente domanda di veicoli elettronici, beneficiando di incentivi statali. La casa automobilistica punta alle vendite per il 2020 di 40.000 auto marchiate E-tron dopo aver venduto 17.000 nei primi sei mesi”. Anche perché i numeri fin qui hanno parlato chiaro, come ha concluso lo stesso Markus Duesmann: “Abbiamo avuto un secondo trimestre molto difficile. Le cose stanno lentamente riprendendo, ma non come nella maniera netta che si vorrebbe: alcuni paesi come la Cina hanno mostrato una forte reazione, mentre altri mercati stanno avendo bisogno di più tempo”.

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