Emissioni auto: UE vara le norme antifrode

Emissioni auto: UE vara le norme antifrode
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Daniele Pizzo
L'obiettivo è evitare che le Case barino in sede di omologazione. Previste multe fino a 30.000 euro per ogni auto fuori legge
20 aprile 2018

Punti chiave

L'Unione Europea ha approvato nuove norme che puntano ad evitare in futuro che i costruttori possano nascondere, come ha fatto Volkswagen con le emissioni di NOx nel caso noto come “Dieselgate”, le irregolarità delle loro automobili in sede di omologazione.

Il Parlamento Europeo ha infatti approvato giovedì in via definitiva una serie di norme di vigilanza e le relative sanzioni per mettere fine alla frammentazione ad oggi esistente sul tema tra i vari paesi dell'UE. Il regolamento, approvato con 547 voti in favore, 83 voti contrari e 16 astensioni, dovrà ora ricevere l'approvazione del Consiglio dell’UE prima di entrare in vigore. Le nuove regole saranno applicabili dall'1 settembre 2020.

Obiettivo principale è dotare gli Stati membri, ciascuno responsabile dell'omologazione dei veicoli a motore valida in tutta la UE, di obblighi, poteri di controllo e sanzione sull'operato dei costruttori. Per questi ultimi vengono individuati obblighi e responsabilità nel caso immettano sul mercato veicoli che costituiscono gravi rischi per la sicurezza o l'ambiente, compromettono la tutela dei consumatori o non sono conformi alle prescrizioni di omologazione.

Viene introdotto l'obbligo per le costituende autorità nazionali di controllo di effettuare controlli regolari di conformità alle norme europee di omologazione, attraverso prove di laboratorio e prove su strada effettuate sulla base di campioni statisticamente rilevanti. Ogni Stato dovrà effettuare almeno cinque prove all'anno e comunque una ogni 40.000 veicoli a motore nuovi immatricolati nell'anno precedente. Almeno un controllo ogni cinque sarà sulle emissioni inquinati. Inoltre, oltre a quelli nazionali, sono previsti dei controlli periodici da parte di organismi preposti della Commissione Europea.

Per i costruttori diverrà obbligatorio informare le autorità di omologazione in caso di non conformità ed adottare le misure correttive o avviare le campagne di richiamo, sinora effettuate su base volontaria, entro tempistiche prestabilite. Agli stessi obblighi sono sottoposti anche gli importatori ed i distributori, ovvero le varie filiali nazionali.

Il futuro regolamento stabilisce inoltre una volta per tutte le sanzioni, che dovranno essere proporzionate alla gravità della violazione e al numero di veicoli non conformi immessi in circolazione. Tali sanzioni possono essere inflitte sia da parte delle autorità nazionali, che dovranno stabilire a propria discrezione, che da parte delle autorità comunitarie. Queste ultime possono ammontare fino a 30.000 euro per veicolo irregolare immatricolato

I proprietari delle automobili irregolari dovranno anche essere rimborsati qualora dovessero essere obbligati a effettuare riparazioni sui propri veicoli, in caso di non rispetto delle norme, a meno che il costruttore non ne decida il ritiro. 

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