FCA, la Corte dei Conti approva il prestito da 6,3 miliardi di euro

FCA, la Corte dei Conti approva il prestito da 6,3 miliardi di euro
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La Corte dei Conti ha dato il via libera al prestito da 6,3 miliardi di euro con garanzie statali alla filiale italiana del gruppo FCA
24 giugno 2020

La Corte dei Conti ha approvato il prestito da 6,3 miliardi di euro, con garanzie statali, alla filiale italiana del gruppo FCA. Il via libera della magistratura contabile completa l'iter per la concessione del finanziamento secondo le disposizioni contenute nel Decreto Liquidità varato dal Governo per affrontare la gli effetti economici della pandemia di Coronavirus. Il prestito, erogato da Intesa Sanpaolo e garantito per l'80% dell'importo totale da Sace, aveva già ottenuto in precedenza l'approvazione da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

A questo punto, manca solo un passaggio tecnico per il prestito: si tratta della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale, che potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Lo scoglio più grande è stato superato con l'ok della Sace, che ha imposto una serie di condizioni: tra queste, l'aumento degli investimenti del piano industriale per l'Italia di FCA da 5 miliardi a 5,2 miliardi di euro, il raggiungimento della piena occupazione entro il 2023 e l'esclusione di operazioni di delocalizzazione.

FCA si è poi impegnata a non cedere non solo i marchi Maserati, Alfa Romeo, Fiat, Fiat Professional, Abarth e Lancia, ma anche la partecipazione nella Sevel, la joint-venture con PSA per la produzione di veicoli commerciali ad Atessa. Parte dell'accordo è anche un prerequisito previsto già dal Decreto Liquidità: la filiale italiana di FCA non potrà distribuire dividendi alla capogruppo con sede in Olanda. In ogni caso, resta l'incognita dei ricorsi al Tar: il Codacons ha infatti chiesto al tribunale amministrativo del Lazio di bloccare l'erogazione del prestito. 

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