FCA, Marchionne lascia. Manley nuovo CEO

FCA, Marchionne lascia. Manley nuovo CEO
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Sarà Michael Manley a sostituire Sergio Marchionne come CEO di FCA. "Sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore", fanno sapere dal gruppo. Camilleri nuovo ad di Ferrari
21 luglio 2018

Sarà Michael Manley a sostituire Sergio Marchionne come CEO di FCA: nel pomeriggio di oggi, la decisione del board straordinario convocato da John Elkann. Manley, 54 anni, britannico, è l'attuale responsabile del brand Jeep. Fa parte del Group Executive Council di FCA dal 2011. Nato nel 1964, Manley si è laureato in Ingegneria alla Southbank University di Londra. Manley è entrato a far parte dell'allora gruppo Daimler Chrysler nel 2000 in qualità di responsabile dello sviluppo della rete della Gran Bretagna. Nel 2008 la promozione a executive vice president per le vendite internazionali.

Nella mattinata di oggi si era diffusa notizia della convocazione d'urgenza dei Cda di Fca, Ferrari e Cnh industrial per esaminare il nodo della successione all'amministratore delegato Sergio Marchionne, visto il prolungarsi della degenza per l'intervento chirurgico di inizio mese alla spalla. Indiscrezioni in tal senso erano state riportate nella notte anche da Automotive News. Fonti del gruppo interpellate in merito avevano risposto: «nessun commento». Intorno alle 18, in una nota diffusa alla stampa, FCA ha comunicato  «con profonda tristezza che in settimana sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore». Per questo, il manager «non potrà riprendere la sua attività lavorativa».

«Per tanti Sergio è stato un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile - ha dichiarato il presidente di FCA, John Elkann -. Per me è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico. Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio. Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia. Il mio primo pensiero va a Sergio e alla sua famiglia».

Sarà Louis Carey Camilleri, membro del board Ferrari, il successore di Marchionne nella carica di amministratore delegato della casa di Maranello e John Elkann come presidente. Camilleri si è formato in Philip Morris. 63 anni, nato ad Alessandria d'Egitto, Camilleri entrò in Philip Morris nel 1978 come analista di sviluppo del business, ed ha assunto incarichi di crescente importanza, fino ad arrivare al ruolo di presidente e amministratore delegato del colosso delle sigarette. Presidente di Ferrari sarà invece John Elkann.

È invece una donna, Suzanne Heywood, la nuova presidente di Cnh Industrial. Lo ha deciso il cda che «ha preso atto con profondo rammarico che il presidente Sergio Marchionne non potrà tornare all'attività lavorativa». Il consiglio - si legge nella nota - continuerà a lavorare al processo di selezione del ceo già in atto. Nel frattempo Derek Neilson proseguirà l'incarico di ceo ad interim, assicurando continuità operativa. Il cda sottolinea «la leadership e l'impegno straordinari che Marchionne ha dedicato all'azienda».

Per la sua successione FCA, invece, Marchionne aveva sempre parlato di una scelta interna. Quattro erano i nomi dei papabili: Alfredo Altavilla, responsabile Emea del gruppo; Richard Palmer, direttore finanziario; Mike Manley, responsabile del marchio Jeep; e Pietro Gorlier, ad di Magneti Marelli. Negli ultimi giorni, però, era stato ipotizzato anche l'arrivo di Vittorio Colao, per dieci anni alla guida di Vodafone.

Sergio Marchionne, arrivato a Torino nel 2004, avrebbe dovuto lasciare il gruppo il prossimo anno, nell'assemblea di Amsterdam che approverà i conti 2018, ma avrebbe dovuto mantenere la guida della Ferrari. Marchionne, classe 1952, aveva presentato il primo giugno il nuovo piano Fca per il periodo 2018-2022. Il 26 giugno aveva partecipato alla cerimonia di consegna di una Jeep Wrangler ai Carabinieri a Roma. Poi, l'operazione. 

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