Ferrari, troppe ore di lavoro: ingegnere lascia lo stipendio da 3.000 euro al mese

Ferrari, troppe ore di lavoro: ingegnere lascia lo stipendio da 3.000 euro al mese
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Un ingegnere siciliano ha scelto di lasciare la Ferrari per diventare insegnante
7 febbraio 2023

Lavorava per la Ferrari, percependo uno stipendio di tutto rispetto, ma ha deciso di lasciare il Cavallino rampante. Questa è la storia di Silvio Capizzoto, che, dopo due anni e mezzo a Maranello, ha scelto di passare a un settore completamente diverso. Secondo quanto ha raccontato Capizzoto a Orizzontescuola.it, l'ingegnere siciliano era arrivato in Ferrari nel marzo del 2015, assumendo la carica di responsabile del progetto BiW dopo una gavetta in Fiat e Lamborghini. "In Ferrari prendevo circa 3000 euro al mese. Avevo un ruolo di responsabilità. Tanti ragazzi aspirano a quel posto" ha spiegato Capizzoto, 46 anni, originario di Messina. 

Dopo aver dato il suo contributo a progetti sfidanti, come quello della Ferrari Portofino, nell'estate del 2017 Capizzoto decise di lasciare il lavoro dei sogni in Ferrari per diventare insegnante, prima come precario e poi di ruolo in un istituto professionale di Modena. "Io ero orientato per la carriera in azienda - racconta l'ingegnere - poi però ho cambiato idea. L’insegnamento non è un lavoro ma quasi una missione. Tra le motivazioni c'era anche l'idea di avere più tempo libero, di poter gestire il tempo in modo diverso. Spesso facevo 12 ore al giorno. Come insegnante invece lavoro meno ore. Anche se, a dir la verità, pensavo di lavorare meno".

Nonostante la sua nuova occupazione non gli offra la stessa gratificazione economica garantita dalla Ferrari, Capizzoto non si dice pentito della sua scelta. "Non faccio l’insegnante per i soldi né per altro tipo di gratificazioni, si fa per i ragazzi", osserva. Ribadendo di non essersi affatto pentito della decisione presa qualche anno fa, che ancora oggi stupisce i suoi alunni. "Quando i miei studenti mi chiedono perché ho lasciato la Ferrari per insegnare, io rispondo che mi piacciono le cose difficili". 

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