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Niente ritardi, nessun secondo modello in vista e un’elettrica che sta prendendo forma nel silenzio (letteralmente) nei test notturni a Balocco, nel vercellese. È questo il messaggio lanciato da Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, durante la conference call sui risultati finanziari del secondo trimestre. Le indiscrezioni dei giorni scorsi — che parlavano di slittamenti nei piani o addirittura di un secondo modello a batteria — vengono smentite con decisione: “Stiamo facendo quello che avevamo promesso. L’elettrica procede secondo i piani”.
Il percorso verso la prima Ferrari 100% elettrica prevede tre momenti fondamentali: a ottobre 2025, a Maranello, verrà svelato il “cuore ingegneristico” dell’auto; a inizio 2026 sarà la volta dell’abitacolo; infine, in primavera verrà presentata l’auto nella sua forma definitiva. Una strategia inedita per il Cavallino, che punta a creare attesa e consapevolezza attorno a un prodotto che segnerà una svolta epocale.
“Ci sono persone, anche non europee, di 60 o 35 anni, che ci dicono di voler diventare ferraristi con l’arrivo dell’elettrica”, racconta Vigna, sottolineando come l’interesse sia già molto alto. “Noi siamo soddisfatti di come sta venendo”.
Per evitare occhi indiscreti e non rovinare l’effetto sorpresa, la prima Ferrari elettrica viene collaudata di notte, spesso in ambienti isolati. “Io e il CFO Antonio Picca Piccon la proviamo spesso a Balocco, nel vercellese, dove la testiamo senza camouflage, anche a costo di farlo in mezzo alle zanzare”, ha raccontato l’amministratore delegato con tono ironico ma deciso.
Vigna ha poi chiarito un punto fondamentale: “Non abbiamo mai parlato di una seconda elettrica”. Il focus resta sulla prima, che dovrà incarnare lo spirito Ferrari anche con un powertrain a zero emissioni. “Faremo qualcosa di unico, come sempre”, ha ribadito.
Sul fronte industriale, Ferrari conferma un ritmo di marcia impressionante. Dopo aver presentato tre modelli nella prima metà dell’anno, ne arriveranno altri tre entro dicembre. “Siamo gli unici a mantenere il passo dell’innovazione e a tenere fede alle nostre promesse”, ha detto Vigna.
Il portafoglio ordini è solido e spinge fino all’inizio del 2027. Le gamme attuali, comprese Roma Spider e 296, sono quasi tutte sold out. Bene anche l’andamento in Asia (esclusa la Cina), Taiwan e alcune aree dell’Europa. Più eterogenea la situazione negli Stati Uniti, anche a causa dell’incertezza sui dazi doganali, per ora al 27,5%.
In ottobre, il management svelerà anche il piano industriale aggiornato fino alla fine del decennio. Dopo le 15 novità già annunciate, ne restano da scoprire ancora alcune. L’attesa è grande, ma Ferrari sembra avere le idee molto chiare: l’elettrico è alle porte, ma senza cedere alla fretta né tradire l’essenza del marchio.