Fiat Panda 4x4

Fiat Panda 4x4
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Se l’asfalto finisce… inizia il divertimento!
4 settembre 2005

Avete presente la vecchia Panda 4x4? Elementare e robusta, arrampicatrice nata ad un costo infinitamente minore rispetto ai tradizionali fuoristrada. Ecco, la Nuova Panda 4x4 ripropone lo stesso cocktail vincente, ma aggiornato nei contenuti alle esigenze del terzo millennio. Niente vibrazioni da aeroplano in decollo, quindi, e nemmeno sospensioni che risparmiano ben poco alla schiena dei passeggeri, ma spazio a una dotazione adeguata per la categoria e ad una caratterizzazione estetica che strizza l’occhio alle 4x4 più “importanti”, in attesa della futura Panda SUV.

Doppia anima
Del resto la Panda 4x4 può essere vista (e vissuta) come fuoristrada oppure come una simpatica vettura capace di affrontare con disinvoltura gli slalom imposti dal traffico metropolitano. Insomma, un'automobile dalla doppia anima che comunica subito freschezza e simpatia, oltre a solidità e robustezza. Il tutto, poi, contraddistinto da alcuni tocchi sapienti capaci di renderla anche una vettura “alla moda", e questa è davvero una bella novità per la storia recente del casa italiana.
Nel realizzarla i designer Fiat hanno fatto tesoro del grande patrimonio tecnico e progettuale accumulato negli anni e della competenza che può avere solo chi da oltre settant'anni è leader nella fascia di mercato delle vetture compatte. Da qui è nata, anche alla luce delle trasformazioni subite dalla clientela del segmento e delle buone prospettive di crescita previste, la Panda 4x4.

Più alta, stessa agilità
Comune ad entrambi gli allestimenti le dimensioni contenute della vettura (per esempio la Climbing è lunga 357 cm, larga 160 e alta 163) e la grande maneggevolezza, oltre ad una maggiore altezza rispetto al modello tradizionale: circa cinque centimetri

 

in più che contribuiscono ad aumentare la già ottima visibilità e disimpegnarsi nei passaggi stretti, grazie anche ad un diametro di sterzata di soli 9,6 metri.
Senza contare che al look da vero "fuoristrada" contribuisce un'altezza minima da terra di 165 millimetri per la Panda 4x4 Climbing (160 mm per la versione base). Impressione rafforzata da alcuni elementi estetici che assolvono anche ad una precisa funzione "off-road": per esempio, i paraurti (anteriore e posteriore) sono completi di scudi di protezione, mentre le fasce paracolpi sono di grandi dimensioni e coordinati a dei particolari codolini dei parafanghi, oltre al riparo sottomotore. Inoltre, sono previsti due diversi pneumatici: la versione Climbing è proposta con i 185/65-14 (M+S) adatti ad ogni tipo di impiego; il primo allestimento, invece, adotta i 165/70-14 (M+S) particolarmente rinforzati e con un battistrada studiato anche per fondi a bassa aderenza.

Contrasto…di colori
All'interno, Panda 4x4 si distingue per i tessuti specifici offerti in due abbinamenti bicolore: grigio/rosso e grigio/giallo. Rimane confermata, invece, la disponibilità di spazio per i passeggeri, così come la buona capacità del bagagliaio: il valore registrato passa da un minimo di 200 ad un massimo di 855 litri; nel caso che il divano posteriore fosse del tipo "sdoppiato scorrevole" i dati sono rispettivamente 230 (con sedile tutto avanti) e 780 litri.
Restano invariati anche i rivestimenti usati per la plancia, solo discreti: una “piccola” così riuscita avrebbe forse meritato uno sforzo in più anche su questo fronte.

Quando l’asfalto finisce…
Dal punto di vista tecnico, naturalmente spicca l’adozione del sistema di trazione integrale permanente con giunto viscoso e due differenziali, che entra in funzione automaticamente quando occorre, consentendo di superare indenni anche i terreni difficili, come dimostrano i valori degli "angoli di rampa". Innanzitutto quello di "attacco", che misura l'angolo massimo anteriore che può essere affrontato da un off-road senza toccare con la carrozzeria. Il secondo valore è l'angolo di "uscita", che è la massima pendenza affrontabile in retromarcia partendo da un piano orizzontale. L'ultimo è quello di "dosso", cioè il massimo angolo che può avere la base di un dosso a forma triangolare (isoscele) per essere superato senza "toccare sotto". Il nuovo modello, nell'allestimento Climbing, fa registrare i seguenti valori: 24° (anteriore), 42° (posteriore) e 24° (dosso), che diventano rispettivamente 26°, 44° e 23° nell'allestimento Panda 4x4. La pendenza massima superabile è di oltre il 50%.
Per quanto riguarda le sospensioni, davanti sono a ruote indipendenti del tipo McPherson con bracci oscillanti inferiori trasversali ancorati ad una traversa ausiliaria e barra stabilizzatrice collegata all'ammortizzatore. Anche la sospensione posteriore è a ruote indipendenti con bracci longitudinali tirati vincolata su telaio specifico con barra stabilizzatrice.

Come accennato le motorizzazioni disponibili sono due: il collaudato 1.2 benzina, che sviluppa una potenza massima di 60 CV (44 kW) a 5000 giri/min e una coppia di 10,4 kgm (102 Nm) a 2500 giri/min, e il 1.3 Multijet da 70 CV (51 kW) a 4000 giri/min e coppia 14,8 kgm (145 Nm) a 1500 giri/min. Equipaggiata con il primo propulsore la Panda 4x4 accelera da 0 a 100 km/h in 20 secondi e raggiunge una velocità massima di 145 km/h. Dotata del turbodiesel di seconda generazione, invece, i valori registrati sono rispettivamente 16 secondi e 155 km/h.

Infine, nel campo della sicurezza troviamo di serie quattro freni a disco e ABS con EBD completo della funzione di antislittamento in decelerazione (MSR).

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