Fiat - Tata: nuove strategie di comunicazione in India

Fiat - Tata: nuove strategie di comunicazione in India
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L'alleanza tra Fiat e Tata dovrebbe rimanere stabile anche nel futuro, nonostante una situazione commerciale meno rosea rispetto a quanto sperato. Per ovviare a questa situazione prenderà a breve il via una campagna pubblicitaria particolarmente aggressiva in modo da aumentare i volumi di vendita
29 agosto 2011

L'alleanza tra Fiat e il marchio Tata darà il via nell'autunno ad una campagna pubblicitaria mirata a consolidare la presenza sul mercato indiano per poi attivare una rete di distribuzione indipendente in modo da fronteggiare le vendite non soddisfacenti in India.

Rajeev Kapoor, Presidente e Amministratore Delegato della joint venture Fiat India Ltd, ha ammesso che "le cose finora non sono andate come avremmo voluto e dobbiamo fare di più per aumentare i volumi di vendita".

Pare infatti che le perdite al momento ammontino a circa 12,5 miliardi di rupie (circa 180 milioni di Euro) anche se gli ultimi due anni hanno rappresentato una lieve crescita Fiat India ha venbduto nel 2011 21.112 auto, facendo segnare un calo del 15% rispetto al 2010.

Sia Sergio Marchionne che Ratan Tata hanno ammesso di recente la difficile situazione, assicurando che "la joint venture andrà avanti, anche se importanti mutamenti sono necessari per far ripartire il progetto".

Nuove somme dovranno quindi essere investite per lo sviluppo di questa alleanza strategica, infatti il 65% del mercato indiano è attualmente dominato da Tata, Hyundai e Suzuki ed il restante 35% è in mano ad altri 15 costruttori.

Secondo Kapoor i presupposti per la ripartenza ci sono. "Non si è sottolineato abbastanza che in questi anni abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi legati alla infrastruttura produttiva con una fabbrica d'avanguardia che ha ottenuto tutte le certificazioni, anche per sicurezza e ambiente, e che produce Punto, Linea e la Tata-Maza, e una grande quantità di motori".

“Ora c'é un impianto con un potenziale di 160.000 auto e 350.000 motori l'anno – ha proseguito Kapoor - anche se produciamo 80.000 auto e 95.000 motori". La fabbrica di Ranjangaon (Pune) è pronta per l'accordo in definizione con Suzuki per la produzione fino a 100.000 motori multijet 1.3 per la Maruti. "Non c'é ancora la firma, ma ci siamo vicini".


“Il marchio Fiat ha un valore nei sondaggi di opinione pubblica che non si materializza però al momento dell'ingresso nel concessionario. Partiremo con una più aggressiva campagna pubblicitaria il mese prossimo - ha proseguito l'AD di Fiat India - per sfatare anche alcuni luoghi comuni come quello che le nostre auto sono troppo basse per le strade indiane.

Costituiremo via via show room indipendenti in almeno 20 città, per valorizzare al massimo la presentazione dei veicoli Fiat, attualmente offerti insieme a quelli Tata".

Inoltre all'interno dei principali punti vendita locali del marchio torinese, ovvero a Nuova Delhi e a Pune, saranno aperti anche i Fiat Cafè, mentre dal 2013 dovrebbe arrivare sul mercato indiano una mini-car destinata ad accrescere i consensi.

"Un elemento positivo che si rifletterà sulle nostre attività - ha concluso Kapoor - è la ristrutturazione delle aree di responsabilità della Fiat a Torino, con la designazione per l'Asia di un personaggio esperto come Michael Manley, che potrà anche facilitare qui da noi il lancio della Chrysler".

Fonte: Ansa

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