Il principale evento nazionale dedicato al fleet management si svolge in questi giorni all’Autodromo Nazionale di Monza e, come ogni anno, Mercedes-Benz è tra le Case protagoniste del Company Car Drive, con qualche novità rispetto all’anno precedente molto gradita alle aziende del settore. Nel 2018 infatti, lo stand Mercedes non solo mostra alcune soluzioni di mobilità del futuro, con affascinanti concept car, ma porta anche al debutto una nuova generazione di motori Diesel a norma EU6d-TEMP. Motori questi di grande interesse per il tipo di clientela “aziendale”.
Andiamo con ordine: nel paddock monzese sotto le bandiere Mercedes troviamo inedite elettrificate come Smart vision EQ fortwo, anticipazione della mobilità urbana e di trasporto pubblico locale personalizzato (car sharing); Vision Van, il veicolo commerciale completamente elettrico, automatizzato e connesso in rete (per consegne last-mile); infine la EQA, prima showcar compatta firmata dal nuovo brand EQ.
La Casa arriva da un primo trimestre positivo, rispetto alla fase di mercato per le flotte e soprattutto Mercedes punta ora a trattare nel medesimo modo anche i piccoli tra le aziende, le cosiddette PMI (piccole e medie imprese) con qualunque dimensione a patto di possedere Partita IVA. Se di futuro elettrico si parla solo in percentuale prospettiva, per gli anni Venti, con stime tra il 15% e il 25% del venduto (molto variabili) di acquisti endotermici si parla invece subito: campagne commerciali Mercedes mirate per alleggerire il peso di molti optional che i fleet manager scelgono sulle vetture in allestimento business. La gamma 2018 di noleggio a lungo termine diventa così Extra (denominazione scelta da Mercedes Italia) e per ognuno degli otto modelli proposti, ha sempre la medesima, ricca e scontata (circa il 15%, oltre lo sconto base che applica il concessionario alla vendita dell’auto) dotazione evoluta per il mondo business.
Go-go diesel
Polemiche a parte, quanto vogliono dire quelli di Mercedes a chi compra auto aziendali oggi è chiaro: sulla strada di un futuro full electric di cui tutti sappiamo (non tutto, ndr) continueranno a ricoprire un peso importante le motorizzazioni tradizionali. Valori molto strategici quelli dei motori, nelle scelte dei fleet manager che all’interno della gamma Mercedes trovano ora la nuova famiglia di propulsori Diesel EU6d-TEMP. Da settembre si arriverà a oltre trenta modelli e più di duecento varianti, dalla Classe A alla Classe S. E’ ovvio che insieme alla progressiva ibridizzazione, continua l’innovazione dei propulsori tradizionali, diesel e benzina. Qualcuno che conosce bene le classi di emissive la definisce EU6d Attack, questa manovra che porterà nelle gamme Mercedes tanti modelli con emissioni di NOx mediamente tra 40 e 60 milligrammi per chilometro (su percorrenze di molte migliaia di km in condizioni reali, come previsto dagli standard RDE). Valori nettamente sotto all’attuale limite RDE, pari a 168. Un risultato frutto di soluzioni in cui il motore viene abbinato a un nuovo sistema di post-trattamento dei gas di scarico. Dopo l’introduzione su Classe E (quattro cilindri OM 654) e Classe S (sei cilindri OM 656) ora debutta il quattro cilindri OM 608 sulla nuova Classe A 180 d (consumo combinato 4,5 -4,1 l/100 km, emissioni CO2 118-108 g/km). In questi motori il post-trattamento dei gas di scarico è molto compatto e il ricircolo degli stessi (EGR) opera ad alta e bassa pressione generando emissioni di ossido di azoto inferiori agli attuali limiti di legge. Viene utilizzato per la prima volta in questa gamma un catalizzatore SCR con iniezione di AdBlue.
“Negli ultimi due anni, con la nuova generazione di motori Mercedes-Benz ha dimostrato come la sfida sulle emissioni possa essere tecnicamente superata - dichiara Ola Källenius, Membro del Board of Management di Daimler AG, Responsabile Group Research e Mercedes-Benz Cars Development - siamo pienamente convinti che il Diesel possa far parte del mix di motorizzazioni del futuro”. La vicinanza del sistema al motore e una gestione più sofisticata della temperatura dei gas di scarico a bassi livelli di carico, ovvero a basse velocità, possono rendere ancora più efficace il post-trattamento e potenziare in misura significativa la sua azione nel ciclo urbano.
Lo sforzo di Mercedes-Benz nel convertire il proprio portfolio prodotti alla nuova generazione di motori Diesel, ha visto circa tre miliardi di euro spesi in sviluppo e produzione. La nuova Classe C, la più venduta tra le Mercedes nel mondo fleet, con l’adozione del motore OM 654 sarà proposta per la prima volta anche in variante 1,6 litri e in futuro ci sarà una versione Plug-in-Hybrid. “Il nostro obiettivo per il 2020 è di arrivare, nei cicli di Livello 2 RDE, a emissioni di NOx medie di circa 30 milligrammi, mentre per gli anni successivi ci siamo prefissi di raggiungere una media di 20. Puntiamo a questi valori soprattutto per i cicli RDE nel percorso urbano”.
Nella nostra video intervista a Christian Catini, responsabile flotte di Mercedes-Benz Italia, si evince come questo sforzo dell’azienda verso i gestori di flotte anche a dimensione ridotta sia importante, per avvicinare il mondo della Stella a tre punte il più possibile alle esigenze di una fase transitoria per l’auto, ma dove la stessa è sempre in prima fila per il lavoro quotidiano, senza sconvolgimenti.
