Ford: tagli al personale e meno fabbriche in Europa

Ford: tagli al personale e meno fabbriche in Europa
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Sforbiciata di 3.000 posti di lavoro; e non siamo che all'inizio della ristrutturazione
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
31 agosto 2022

Circa tremila dipendenti di Ford Motor hanno ricevuto in questi giorni una lettera con la quale l'azienda comunica l'intenzione di chiudere il rapporto di lavoro: la Casa americana ha tagliato duemila posizioni stipendiate e mille posti in agenzia, come confermato dall'amministratore delegato Jim Farley e dal presidente esecutivo Bill Ford.

I dipendenti interessati al provvedimento sono negli USA, Canada ed India, ma si tratta solo di una prima fase di un processo di ristrutturazione che, come anticipa Bloomberg, potrebbe comportare fino ad ottomila tagli di forza lavoro, a vari livelli, nel prossimo futuro.

E da questa operazione non sarà esclusa l'Europa: infatti Ford ha deciso (confermando quindi quanto da noi anticipato qualche mese fa...) che la fabbrica tedesca di Saarlouis, dove sono impiegate circa 6.200 persone, continuerà a produrre la Focus fino al 2025; oltre tale data, se non si troverà una soluzione produttiva alternativa, l'impianto verrà chiuso.

La decisione è stata annunciata da Stuart Rowley, dal 2019 a capo di Ford Europa, che ha indicato la scelta del sito spagnolo di Valencia come strategico per l'azienda, perché offre migliori prospettive di carattere economico e gestionale, a partire dai costi per l'approvvigionamento delle materie prime, oltre che per i livelli di stipendio delle maestranze, decisamente più convenienti in Spagna rispetto alla Germania.

La decisione della Ford ovviamente ha provocato immediate reazioni negative da parte dei sindacati tedeschi: la rappresentanza dei lavoratori metalmeccanici a Saarlouis  è molto combattiva ed ha già annunciato battaglia, coinvolgendo i vertici politici della regione.

Ford, dunque, prosegue la politica di restrizione della presenza produttiva in Europa: nel 2018 fu decisa la dismissione della fabbrica di cambi di Blanquefort, in Francia e nel 2019 è stata annunciata la chiusura dell'impianto di motori di Bridgend, in Galles, oltre agli stabilimenti russi di Vsevolozhsk, Naberezhnye Chelny e Yelabuga.

Il nuovo organigramma produttivo dell’Ovale blu prevede quindi tre soli impianti di assemblaggio in Europa: oltre Valencia, restano quello di Colonia ed il rumeno di Craiova.

Nella città tedesca, Ford ha deciso di produrre, da fine del 2023 e con investimenti per circa due miliardi di euro, vetture elettriche utilizzando la piattaforma Meb di Volkswagen, tra cui la Puma;  a Valencia, invece, sarà dedicata alle auto elettriche di nuova generazione, per puntare a confermare l'obiettivo per il 2026 di arrivare a vendere oltre due milioni di veicoli a batteria in tutto il mondo, di cui seicentomila nel solo ambito europeo.
 

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