Formula 1 2012: le pagelle del GP di Montecarlo

Formula 1 2012: le pagelle del GP di Montecarlo
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Emiliano Perucca Orfei
Il GP di Monaco esalta Webber (voto 10) che vince davanti ad un Rosberg (8) coscienzioso ed un Alonso (9) sempre più uomo squadra. E' il sesto vincitore in sei gare di questa Formula 1 2012, che si merita un 9 per la spettacolarità
28 maggio 2012

Qualcuno, questa Formula 1, la chiama Formula Pirelli ma in realtà l'imprevedibilità dettata dai "ritmi" imposti dall'obbligo di utilizzare entrambe le mescole messe a disposizione dal gommista italiano (voto 10 per l'impegno, anche mediatico) nell'arco della corsa è un elemento assolutamente costante ed in quanto tale parte di un gioco che, infondo, ha solo una missione: quella di arrivare prima degli altri quando viene sventolata la bandiera a scacchi.

 
Vero, hanno vinto sei piloti diversi in sei gare, ma alzi la mano chi ritiene che il vincitore non sia stato poi colui che davvero meritava la vittoria: questa F1 (voto 9), tecnicamente plafonata dall'adozione di motori di pari architettura (V8) e da limitazioni aerodinamiche sempre più stringenti, è semplicemente più equilibrata degli altri anni. Questo, però, non significa che non sia una competizione, anzi: a Montecarlo si è partiti con 10 piloti in appena un secondo. Si stava meglio quando si stava peggio, quando per vedere un sorpasso bisognava attendere 3 GP? Suvvia.

Webber: 10

Vincere una volta a Montecarlo può anche essere frutto della fortuna. Per stringere due volte la mano al principe, invece, bisogna essere anche molto bravi. E Mark lo è. Quello che gli manca è la costanza in chiave campionato, lo scorso anno l'ha dimostrato, ma quando c'è da mettere una pezza su macchine difficili da guidare o compiere imprese impossibili (come il sorpasso all'esterno su Alonso all'esterno dell'Eu Rouge di Spa lo scorso anno) lui c'è sempre. Manetta.

Alonso: 9

Anche lo scorso anno, nonostante un livello di prestazioni ancora lontano dalla vetta, le Ferrari (voto 8) a Montecarlo erano andate forte. E' la dimostrazione che sotto il profilo meccanico e motoristico la vettura funziona. Il punto debole è ancora l'aerodinamica ma è evidente che il lavoro a Maranello sta pagando e di questo passo, con un Alonso così in forma, si può anche pensare ad un risultato di spicco in una stagione apparentemente nata male. Alonso in tutto questo ha il suo merito, anche fuori dall'abitacolo, come Schumacher negli anni in Ferrari. Uomo squadra.

Massa: 7

Ha corso bene ed in qualifica ha fatto vedere di saper guidare ancora molto bene. Ritrovato (si spera)

Schumacher: 7,5

La sua gloriosa carriera si è costruita sul passo gara più che sul giro veloce in qualifica: Montecarlo, però, gli piace (ci ha vinto 5 volte) ed è andato forte ottenendo una pole è strameritata. L'errore di Barcellona - tamponamento - l'ha costretto però a retrocedere dalla pole position al sesto posto in griglia complicando drammaticamente il suo avvio di gara. Come se non bastasse la sua Mercedes-Benz l'ha tradito sul finale: prima o poi la fortuna girerà anche dalla sua parte. Paperino.

Rosberg: 8

Conosce Montecarlo come le sue tasche e si vede. Il secondo posto è l'ennesima conferma che le sue capacità sono di altissimo livello. Peccato non abbia avuto "il fiato" per tentare l'attacco a Webber sul finale di corsa, ma oggi come oggi 18 punti fanno comodo alla Mercedes. Coscienzioso.

Vettel: 6

Webber ha vinto e lui è arrivato quarto. E quest'anno non è la prima volta che l'australiano gli arriva davanti. La nuova vettura non esalta le sue caratteristiche di guida e nonostante il tentativo di portarsi avanti con le "soft" ad inizio gara non è riuscito nemmeno a salire sul podio. Come se non bastasse ha perso la vetta iridata in favore di Alonso. Attapirato.

Hamilton: 5,5

A tre secondi dal trenino dei primi quattro non è riuscito in una delle sue solite "imprese impossibili". Viste le qualifiche (è partito 3°) ci si attendeva qualcosa in più. Demotivato.

Vergne: 8

Ha corso con il casco e la grinta di Alesì, a sua volta in pista alla 500 Miglia di Indianapolis, ma ha chiuso solamente dodicesimo per via di un azzardo: quello di montare le gomme intermedie quando ha iniziato a piovere. Purtroppo per lui ha smesso di piovere e la pista si è asciugata. Ha chiuso dodicesimo ma prima della sciagurata scelta era settimo. Promessa.

Kovalainen: 8

Si è rivisto il pilota che aveva convinto Ron Dennis a ingaggiarlo in McLaren: ha tenuto dietro Button con grinta e lottato duro con Perez. A volte ritornano.

Raikkonen: 4 (ma non per colpa sua)

Una cosa ieri si è capita: in Lotus manca coordinazione e strategia. E lui ne fa sempre le spese. Deve dare una scossa al suo gruppo. Mission Impossible.

Perez: 5

E' stato il più veloce in pista (suo il miglior tempo al 49esimo giro) ma stringi stringi il risultato non arriva: è 11esimo con l'onta del doppiaggio. Il ragazzo è bravo ma forse ha un po' troppa fretta di crescere e rischia di bruciarsi. Acerbo.

Maldonado: 4

Dopo l'eccezionale vittoria spagnola ci si attendeva almeno una conferma. Non è arrivata, anzi: ne ha combinate una per colore. Scurdammoce 'o passato.

Grosjean: 3

Come Perez ha troppa foga di dimostrare di essere bravo. In sei gare ha subito/causato quattro incidenti al via. Potrebbe e dovrebbe fare di più. Autoscontro.
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