Forze Team: l'idrogeno in rosa... e un po' tricolore!

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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Un’auto ad idrogeno particolare: progettata all’Università di Delft, in Olanda, nasce (anche) per merito di tre giovani ingegneri italiani
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
4 dicembre 2018

Il colore è rosa, sdoganato in Formula 1 dalla Force India: ed identico è il logo del main sponsor, l’austriaca BWT leader a livello europeo nel trattamento dell'acqua potabile, che in questa vettura che produce vapore acquo dagli scarichi ha trovato il veicolo ideale con cui farsi pubblicità.

Ma la parentela con le vetture da Motorsport tradizionali di fatto finiscono qui, a parte ovviamente le quattro ruote e il volante a disposizione del pilota: quella di cui parliamo è una vettura sportiva molto particolare, con motore ad idrogeno, e la sua storia merita di essere conosciuta, perché ricca di interessanti sfumature e, per quanto riguarda noi italiani, anche con non pochi rimpianti

A Delft, cittadina olandese adagiata su canali e corsi d’acqua, il mezzo di locomozione principale è la bicicletta: ma nelle luminose aule della locale università, la TU Delft appunto, alcuni dei quasi ventimila studenti si dedicano a progettare i veicoli del futuro.

Per esempio, vetture mosse da idrogeno: un team internazionale, organizzato come una vera squadra corse, che riunisce circa cinquanta menti brillanti di tutto il mondo, lavora al progetto della vettura che scende in pista appunto con il logo BWT in evidenza sulla carenatura, e la caratteristica colorazione rosa.

La vettura del Forze Team impegnata in gara ad Assen nella scorsa estate
La vettura del Forze Team impegnata in gara ad Assen nella scorsa estate

Un team professionistico... ma di studenti!

Il Forze Team comprende circa 50 studenti, tutti iscritti alla Delft University of Technology o registrati come lavoratori presso la stessa università: una squadra multidisciplinare, visto che tutte le facoltà sono rappresentate, gestita direttamente dagli studenti, che oltre alle questioni tecniche e manageriali, sui occupano di relazioni con le aziende del mondo automotive e degli acquisti.

La sede del team di Forze è nella D: Dream Hall, la speciale e per certi versi “segretissima“ struttura che integra i progetti più avanzati e tecnologicamente importanti che fanno riferimento all’università di Delft: Forze Team ha il proprio ufficio e laboratorio in questa unità operativa, dove utilizza macchinari all’avanguardia per sviluppare le nuove idee di mobilità.

Organizzazione, progetto, budget importante: un team universitario solo nel nome, perché tutto è strutturato in modalità professionale, anzi professionistica.

Il team comprende 18 membri a tempo pieno, ognuno dei quali ha responsabilità diverse; sei si occupano della gestione, gli altri dodici ingegneri a tempo pieno sono divisi in sette dipartimenti tecnici: dinamica del veicolo, aerodinamica, celle a combustibile, catena cinematica, elettronica, software e controllo e simulazione; l'ingegnere capo e il direttore tecnico hanno funzione di collegamento tra la direzione e gli uffici tecnici.

Ad ogni inizio di anno accademico il team viene rinnovato, integrando forze nuove: sono circa una ventina gli studenti scelti per supportare il team, tutti iscritti a TU Delft, individuati tra i più motivati ​​e desiderosi di svolgere un’esperienza pratica con l'ingegneria nel tempo libero, per essere coinvolti in un progetto dalle forti caratteristiche di innovazione e sostenibilità ambientale.

C'è un grande lavoro di squadra dietro i risultati conquistati in pista dal Forze Team
C'è un grande lavoro di squadra dietro i risultati conquistati in pista dal Forze Team

In pista ad armi pari con l'elite del Motorsport

La sfida per il Forze Team è doppia: proseguire nello sviluppo della vettura ad idrogeno, ricercando prestazioni ed affidabilità, e competere ad armi pari con l’élite del Motorsport, gareggiando nella categoria “Sport Class“, contro competitor come Renault Clio, BMW Z4, Seat Leon e altre.

Una vettura dalle speciali caratteristiche tecniche, ad iniziare dal sistema a idrogeno da 700 bar e dalla carrozzeria in fibra di carbonio per la massima efficienza aerodinamica; grazie alla potenza massima di 220 kW (295 cv) muove i circa 1.100 kg fino alla velocità massima di oltre 210 km/h, con accelerazione 0-100 inferiore ai 4 secondi. 

Ebbene, lo scorso agosto, nel week-end ad Assen dedicato alla Gamma Racing Day, la “rosa“ con scocca LMP3 ha battagliato nella Supercar Challenge ad armi (quasi) pari con l’agguerrita concorrenza (tutte auto a benzina), concludendo la prova tra gli applausi dei team rivali.
Una bella soddisfazione per i ragazzi della TU Delft, già al lavoro per preparare la vettura per l’edizione 2019.
 

Sono tre i “cervelli in fuga“ italiani all'interno del Forze Team, vera squadra internazionale
Sono tre i “cervelli in fuga“ italiani all'interno del Forze Team, vera squadra internazionale

Delft, è qui la bella Italia

L'abbiamo lasciato alla fine, ma è evidente che l'argomento secondo noi dovrebbe essere al primo posto.

Fuga di cervelli, si dice così?

Quante volte l’abbiamo letto sui giornali, o ascoltato alla tv?

Ma un conto è sentirne parlare, un altro toccarlo con mano.

Nel Forze Team, infatti, oltre all’hindi ed ovviamente all’inglese, si parla anche italiano.

Tre giovani ingegneri che si sono lasciati alle spalle le comodità di casa nostra per lanciarsi nell’avventura: Lorenza Mottinelli, technical manager, Andrea De Matteis e Daniele Tarantini, specialisti in fuel cell e con quest’ultimo responsabile della sezione tecnica.

Andrea e Daniele arrivano da Roma, dove hanno studiato insieme per la laurea triennale a Tor Vergata, con un comune background in Ingegneria Meccanica, Energy & Process Technology; Lorenza invece viene da Ponte di Legno, provincia di Brescia, ed ha conseguito direttamente a Delft la laurea triennale in Ingegneria Aerospaziale.

Tutti giovani, anzi giovanissimi: a 23 anni, e forse meno, sono stati presi nel team, dopo una selezione tra gli studenti studenti di TU Delft interessati al progetto. Per essere ammessi al team, bisogna mandare il CV ed una lettera di motivazione e, dopo una preselezione, sostenere un colloquio.

Il lavoro di selezione è organizzato dal team dell'anno precedente, che deve scegliere i successori per il seguente; il rinnovo dei quadri avviene intorno a marzo-aprile.

In Olanda, insieme a tanti altri nostri ragazzi in altri settori del sapere e della ricerca, i tre ingegneri del Forze Team hanno trovato l’opportunità, altrimenti in Italia negata, di sperimentare ai più alti livelli le competenze acquisite sui libri: lì sono apprezzati (e, aggiungiamo, anche ben pagati), qui avrebbero dovuto litigare per un futuro (?) precario da ricercatore.

E quando tra qualche anno le vetture ad idrogeno saranno diffuse, a noi resterà la soddisfazione del loro successo; ma basterà a bilanciare il rimpianto che tutto ciò sia accaduto nella lontana Olanda e non nella bella Italia? 
 
 

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