Fusione FCA-PSA, i sindacati francesi favorevoli all'operazione

Fusione FCA-PSA, i sindacati francesi favorevoli all'operazione
Pubblicità
Parere positivo da parte della maggior parte dei sindacati francesi sulla fusione paritaria tra FCA e PSA
20 novembre 2019

La fusione tra FCA e PSA riceve anche la benedizione da parte dei sindacati francesi del gruppo PSA, che hanno espresso il loro parere positivo in occasione di una riunione consultiva del comitato aziendale interno. Fumata bianca, sì, ma con delle condizioni: una volta stilato l'accordo, verranno richieste delle garanzie occupazionali e informazioni su quello che diventerebbe il quarto gruppo automobilistico al mondo. 

«Resteremo vigili sull'impatto sociale dell'accordo e siamo in attesa di un quadro più dettagliato sulle conseguenze della fusione sulle fabbriche, la forza lavoro e i volumi di produzione», spiega Franck Don, rappresentante del sindacato Cftc. Il progetto così come presentato, aggiunge Don, ha «senso perché i due gruppi si completano, godono di buona salute finanziaria e con il nuovo gruppo raggiungeranno una dimensione critica fondamentale oggi nel settore automobilistico». 

Ha espresso parere contrario la Cigt, sindacato simile alla nostra Cgil cui è iscritto il 17% dei dipendenti francesi di PSA. I rappresentanti di questa sigla hanno subito espresso preoccupazione per le possibili conseguenze a livello occupazionale della fusione paritaria tra FCA e PSA, sebbene i manager di entrambe le realtà abbiano assicurato che non ci saranno tagli significativi in seguito all'operazione. 

Le altre sigle francesi hanno espresso parere sostanzialmente positivo, così come quelle italiane. I sindacati tedeschi, dal canto loro, chiedono con forza il rispetto degli accordi presi all'epoca della cessione di Opel a PSA, perfezionata nel 2017. Ci sono preoccupazioni anche da parte delle sigle inglesi degli stabilimenti di Vauxhall a Luton e ad Ellesmere Port: oltre alle incertezze sulla fusione tra FCA e PSA, in questo caso pesano anche quelle in merito alla Brexit.

Argomenti

Da Moto.it

Pubblicità