In autostrada Tutor sempre attivi

In autostrada Tutor sempre attivi
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E' quanto promette la Polizia Stradale che ha inaugurato un nuovo centro telematico per la gestione del sistema di controllo automatico della velocità su 2.900 km di autostrada. In arrivo anche altri controlli sui comportamenti di guida
21 maggio 2013

«I tutor in autostrada hanno finora assolto molto bene alla funzione di deterrente». Lo ha detto Vittorio Rizzi, ai vertici della Polizia Stradale, a Repubblica. Nel 2012 il sistema di tutor sulla rete autostradale italiana è rimasto attivo per il 38% in più rispetto all'anno precedente, ma le sanzioni per eccesso di velocità sono diminuite del 29%. Questo sistema di controllo della velocità media, quindi, funziona come arma preventiva, tanto che sempre nel 2012 gli incidenti in autostrada sono calati del 22% e la mortalità si è quasi dimezzata.

A un anno dall'introduzione del sistema tutor “Sicve”, il 23 dicembre 2005, l'incidentalità diminuì del 22%: la velocità si confermò il principale fattore di rischio di incidente.  Il tasso di mortalità è diminuito del 50% nel primo anno di utilizzo e quello relativo ai feriti del 34%. I dati raccontano che al 31 dicembre 2012 la copertura del territorio prevedeva 318 portali, su 235 tratte, per oltre 2.900 km di autostrada controllati. I risultati forniti dalla Polizia Stradale hanno visto i dispositivi in azione, dal 2005 alla fine del 2012, per 1.704.301 ore con 3.108.548 violazioni accertate.

La novità di questi giorni è che presto i tutor saranno attivi 24 ore su 24 grazie a una nuova sala di controllo della Polizia Stradale, organizzata in un apposito centro a Settebagni, e recentemente inaugurata. Con il contributo di nuovi sistemi telematici, e con le modifiche applicate ai tutor stessi, al controllo dell'intera rete basterà lo sguardo di appena una ventina di addetti contro i 200 impiegati precedentemente. Addetti che non coprivano tutte le sezioni per tutte le 24 ore.

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Presto i tutor saranno attivi 24 ore su 24 grazie a una nuova sala di controllo della Polizia Stradale, organizzata in un apposito centro a Settebagni. Con il contributo di nuovi sistemi telematici, e con le modifiche applicate ai tutor stessi, al controllo dell'intera rete basterà lo sguardo di appena una ventina di addetti contro i 200 impiegati precedentemente


Il monitoraggio riguarda la gestione dati di circa 2.900 km di autostrada. Dati che saranno implementati da altre forme di controllo a distanza. Un esempio già adottato su alcune strade statali è il rilevatore di sorpasso, dove questo è vietato, oppure il controllo di guida pericolosa. Non ci sono limiti di luce o velocità, il tutor lavora di giorno come di notte e anche oltre i 250 orari, e legge ogni tipo di targa anche sotto la pioggia.

L'efficacia e la popolarità del tutor hanno fatto sì che in breve tempo si siano create alcune false credenze sulla possibilità di eluderlo. Ma il Tutor funziona anche di notte ed in qualsiasi condizione climatica, funziona anche se si guida sulla corsia di emergenza, se si spegne la luce della targa e se si viaggia a luci spente. E per questi comportamenti sono previste sanzioni in alcuni casi molto salate. Più controllo anche per le targhe straniere grazie agli accordi che si stanno stringendo fra molti Paesi europei sullo scambio di dati di vetture e guidatori.

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