Interviste da Mi.Mo.: General Motors [Cadillac e Chevrolet]

Interviste da Mi.Mo.: General Motors [Cadillac e Chevrolet]
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Il responsabile della comunicazione GM Europe ha apprezzato il formato open-air del Salone italiano, ricordando che in GM oltre alle BEV sviluppano anche le FCEV
17 giugno 2022

Tra i responsabili delle Case auto presenti al Mi.Mo. 2022 un vento di internazionalità arriva da René Kreis. E’ a capo della comunicazione media per la General Motors in Europa (i marchi Cadillac e Chevrolet distribuiti da Cavauto, per intenderci) e vede di buon occhio il “nostro” Salone dell’auto in formato open-air. 

Non sta per niente male quella Corvette C8 Stingray Corvertible rossa, in mezzo ai colori di piazza Duomo? “Mi piace molto l’idea del Salone all’aperto e ci veniamo con piacere. È una buona cosa esporre le novità auto in città, liberamente. Si rompe la vecchia idea ed è una splendida area”.

Verrete quindi alle edizioni future e spingerete per Saloni simili anche altrove? Non è un limite avere una o poche pedane per tanti marchji?

“Sicuramente, è il formato migliore per certi versi. Già lo scoro anno IAA Monaco ha aperto in piccola parte agli spazi esterni. Lo vedremo anche in altre città e per le postazioni dipende da cosa ogni casa ha da proporre, come novità. Importante per noi sarebbe creare un ambiente personale e di comunicazione specifica, dedicato al singolo marchio, cosa non facile in questi genere di esposizioni. È comunque un orgoglio esporre nei centri come Milano. Chi necessita di maggiori informazioni e coinvolgimento, potrà fare poi un altro step diverso dal salone open-air”.

Cosa ci potete raccontare dei marchi GM in Italia, oggi giorno? “Sono gli stessi degli altri mercati EU: Cadillac e Chevrolet. Con XT4 come modello di punta del primo marchio, dove per la prima volta in 20 anni usiamo un diesel. Poi abbiamo le icone sportive, come Corvette, molto seguita. A differenza di altri mercati, dove predomina nettamente uno dei due, in Italia hanno spazio entrambi”.

La crisi delle forniture tocca anche voi, come le Case europee? “Penso che tutti ne sono toccati, è un fenomeno globale, per come siamo tutti collegati nell’industria. Avremo da rivedere certi schemi produttivi, intanto abbiamo alcuni ritardi per i semiconduttori che però tendono a migliorare”.

Quale fornitura a cliente vedete più adatta al mercato italiano, nel vostro portafoglio modelli che spesso non arriva tutto da noi e non costa poco: le nuove formule di possesso che altri propongono non le considerate? “Proprio ora per l’Europa stiamo creando una start-up, che sviluppa nuove customer-experience e proporrà formule di possesso diverse dal passato, come noleggio, finanziamenti flessibili  e sharing, dove ora invece i nostri clienti comprano la propria auto personale”.

Come vi ponete nell’elettrificazione, con quali passi e per quali modelli? “L’intera industria globale diventa elettrica, quella è la direzione. In USA lanciamo la prima Cadillac BEV, abbiamo in cantiere la Corvette elettrificata e poi 100% EV. Prima o poi tutti i nostri modelli saranno Full electric, senza passare necessariamente dal formato plugin”.

In GM si crede nella bontà dell’elettrico quale soluzione unica per l’ambiente? “Sì per come sono le regole, ma non abbiamo mai smesso di seguire altro che le batterie. Per esempio continuiamo a sviluppare le FCEV con l’idrogeno, adatto alle prestazione delle nostre auto”.

Su quale segmento vedete maggior interesse per il futuro da noi? ”Cadillac non produce auto compatte e i SUV sono molto apprezzati anche da voi, così come non mancano gli amanti della sportività per le nostre Chevrolet coupé o cabrio. Continueremo con questi formati”.

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